Con i picchi di calore nei cantieri, i malori sono sempre più frequenti, come purtroppo gli incidenti gravi causati direttamente o indirettamente dalle condizioni climatiche estreme. Per il Segretario Generale della Filca Cisl del Lazio, Attilio Vallocchia , occorre mettere urgentemente in campo tutti gli strumenti per tutelare la salute e la vita dei lavoratori a cominciare dal fornire un rifornimento maggiore di acqua per gli operai al lavoro.
Il gran caldo e le temperature elevate fanno aumentare i rischi e questo vale ancora di più per le persone con più di 60 anni. In questo periodo sarebbe opportuno contrattare una riduzione dell’orario di lavoro. “Inoltre “ dichiara Vallocchia, “non dimentichiamo che una circolare dell’Inps prevede il ricorso alla cassa integrazione quando la temperatura supera i 35 gradi anche solo percepiti e non vi è la possibilità di operare in luoghi protetti dal sole. Bisogna evitare di mettere a rischio la sicurezza dei lavoratori , anche perché ci sono strumenti a disposizione delle aziende, proprio come la CIGO, con l’utilizzo per le ore non lavorate che consentono di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori senza alcun danno per le imprese.”
Gli operai stanno lavorando con temperature superiori ai 40 gradi, con il rischio di infortuni e di malattie professionali. Per questo, come Filca Cisl del Lazio, chiediamo che nei settori particolarmente a rischio per la salute dei lavoratori, come ad esempio quelli della bitumatura e del movimento terra, vi sia la sospensione delle attività, oltre ad una rimodulazione degli orari di lavoro, con turni adeguati ed incrementi delle pause per evitare di esporre i lavoratori per diverse ore al sole con carichi di lavoro intensi.
Riteniamo fondamentale per questo l’intervento della Regione Lazio a tutela della salute pubblica degli operai con ordinanze che sospendano le attività lavorative ed attivino i controlli necessari per la tutela dei lavoratori.
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