L’Associazione dei Gemellaggi della Città di Fara in Sabina riaccoglie, dopo il lockdown, i bambini Saharawi. Dal 23 luglio dieci bambini, e due loro accompagnatori, provenienti dai campi profughi Saharawi, saranno ospiti del comune sabino per dieci.
I piccoli ambasciatori di pace alloggeranno nella scuola materna della frazione di Talocci e, durante il periodo di soggiorno, oltre a completare le loro visite mediche interagiranno con molte altre associazioni presenti nel territorio, che li coinvolgeranno insieme ai loro coetanei farensi. Mattinate in piscina, escursioni e giochi renderanno il loro soggiorno sereno e divertente.
L’Associazione dei Gemellaggi della Città di Fara in Sabina, con il suo progetto di accoglienza, permette da quasi 30 anni a questi bambini di vivere i mesi più caldi in condizioni climatiche migliori e, soprattutto, di poter effettuare controlli medici, altrimenti difficili da fare nei loro contesti.
I bambini e le loro famiglie, a causa dell’invasione del loro territorio da parte del Marocco, sono costretti a vivere dal 1975 nei campi profughi dell’Hammada, lontano dal loro Sahara Occidentale. La popolazione vive in tende, in ambienti con temperature spesso superiori ai 50 gradi, con assistenza sanitaria e alimentazione carente.
Questo è il motivo perché vengono ospitati, inoltre la loro presenza costituisce un grande motivo di gioia per i cittadini di Fara in Sabina.
Circa 150 bambini vivranno in Italia tra luglio e agosto, accolti da varie associazioni presenti sul territorio nazionale. Saranno solo dieci giornate, ma per molti di loro rappresenteranno i dieci giorni più belli della loro vita.
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