Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lettore dalla zona del cratere: “Desideriamo segnalare le problematiche generate dai gravi disservizi da parte di APS (Acque Pubbliche Sabina) riguardanti abitazioni nel paese di Illica (Accumoli, Rieti), che fa parte delle zone disastrate dal sisma del 2016 e ora in fase di ricostruzione. Scrivo per me e per conto di altri cittadini, proprietari di tre case contigue, per l’appunto ricostruite dopo il sisma, che non hanno potuto fruire delle abitazioni a causa delle inadempienze di APS. Il giorno 30 giugno 2022 ci siamo recati a Rieti per definire le utenze dell’acqua, abbiamo compilato il modello A per aderire alla società alla quale abbiamo esborsato Euro 96 ciascuno per istallare i contatori. Non avendo avuta nessuna comunicazione, il 12 agosto 2022 ci siamo recati negli uffici per verificare che la pratica fosse andata avanti. E la spiegazione avuta è stata che non trovavano la relazione tecnica del sopralluogo e che nel paese di Illica non avevano trovato l’indirizzo (si tratta di un piccolo paese raso al suolo, tranne qualche abitazione ricostruita di recente, e non una metropoli!). Abbiamo ricompilato il modello A andato perso. Va premesso che comunicare telefonicamente con loro è un incubo, nel senso che nessuno è in grado di dare risposte concrete, non esistono responsabili di riferimento e il loro unico ed evidente intento è “prendere tempo e rabbonire i clienti spazientiti”. Per questo motivo il 30 agosto 2022 ci siamo recati di nuovo nei loro uffici per avere notizie della pratica precedente e definire l’operazione di allaccio in fogna delle tre abitazioni, già esistente prima del sisma”.
E ancora: “Abbiamo compilato il modello B, pagato senza battere ciglio Euro 72 ciascuno, e consegnato una serie di documentazione compreso il decreto sperando che questa operazione fosse più celere dell’altra. Non immaginavamo che ci aspettasse una nuova odissea, peraltro, a tutt’oggi, non ancora terminata. Il 30 settembre 2022 non avevano ancora inserito la pratica nel loro sistema. Il giorno 7 novembre 2022 sono stati installati i contatori rassicurandoci che presto avrebbero fatto l’allaccio in fogna. Il 13 aprile 2023, dopo inutili tentativi telefonici di sollecito, hanno mandato il preventivo dell’allaccio in fogna (Euro 1.000) che in data 19 aprile abbiamo accettato. Non avendo avuto notizie né sulla fattura né sul metodo di pagamento, in data 15 maggio 2023 ci siamo recati di nuovo negli uffici APS di Rieti dove abbiamo saldato la fattura e, come sempre, siamo stati rassicurati del fatto che il lavoro sarebbe stato eseguito appena possibile.
Il giorno 12 giugno 2023 siamo andati nuovamente a Rieti nei loro uffici per avere notizie, solite rassicurazioni sul fatto che il lavoro sarebbe stato eseguito presto. Tutto quello che chiedevamo era di ricevere una competente prestazione professionale che ci avrebbe permesso, da ormai molti mesi, di avere i servizi necessari per entrare nelle nostre abitazioni, invece siamo stati ostaggio di vane promesse rifilate a utenti stremati dall’attesa e dalla burocrazia. Noi siamo però anche gli utenti che credono fermamente nella ricostruzione e che contribuiranno a ripopolare quei paesi, dando nuova vita a quelle terre devastate dal sisma” concludono.
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