Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro lettore.
“Circa un mese fa sono stato colpito da trombosi venosa profonda alla gamba destra. Dopo qualche iniziale giorno di dolore, mi sono recato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale San Camillo de Lellis. Lì, medici e infermieri in servizio hanno subito compreso la gravità della situazione e così, in poco tempo, sono stato trasferito nel reparto di chirurgia cardiovascolare.
Lo staff guidato dal primario, dottor Massimo Ruggeri, mi ha prima sottoposto ad un esame Ecodoppler e, non appena avuta totale cognizione della gravità della situazione, mi ha trasportato subito in sala operatoria per tentare una prima risoluzione attraverso la somministrazione di eparina. Ma lo stato avanzato della trombosi venosa non consentiva ormai altra soluzione che l’intervento chirurgico e, ciò, senza tuttavia riuscire a scongiurare del tutto il rischio di amputazione.
Grazie a competenza ed umanità dell’intero staff del reparto di chirurgia, il positivo esito di un’operazione che ha tenuto in sala per dodici ore ininterrotte medici e infermieri mi ha quindi consentito di recuperare pienamente la funzionalità della gamba e di poter tornare alla vita di tutti i giorni.
Non posso fare dunque altro che ringraziare sentitamente tutto il personale di Pronto Soccorso che mi ha accolto ed assistito in quei primi, drammatici momenti e l’intero staff del reparto di chirurgia cardiovascolare. In particolare, voglio rivolgere i miei più sinceri apprezzamenti e stima alla dottoressa Pizzardi, al dottor Manfre’, al medico anestesista Paoloemili e all’intero staff infermieristico, persone di rara umanità che sia prima e dopo l’intervento chirurgico non mi hanno fatto mancare, neanche per un solo istante, il loro apporto morale e professionale”.
Foto: Gianluca VANNICELLI©