Una giornata dal cielo terso ha accolto i tantissimi partecipanti alla linea di partenza della quinta edizione della K42 Italia sul Monte Terminillo. Ed è stata una gara durissima e avvincente contro se stessi e contro una temperatura torrida che ha visto dominare sopra a tutti fin dall’esordio i top runner spagnoli Alvaro Escuela Perdomo con 5h44’52”, già campione delle Canarie di trail running nel 2021 e di corsa in montagna nel 2022, e Estela Guerra Almeida con 8h27’54’, campionessa delle Canarie di corsa in montagna nel 2021 e 2022 e di kilometro verticale nel 2022. Alla sua prima partecipazione Federica Pelosi al traguardo in 2h13’56” e Giuseppe Bigioni in 1h34’33”, atleta di casa e già vincitore della K42 nel 2021, si aggiudicano la 15 km. Ai vincitori il titolo rispettivamente di Campioni italiani dell’Associazione Italiana Cultura Sport di Trail Lungo e di Trail Corto, mentre ai primi classificati della 42 km anche la partecipazione (totalmente spesati) ad una delle tappe del circuito internazionale che si chiuderà il prossimo 3 e 4 novembre in Patagonia.
Come ogni anno l’unica tappa italiana ha dato il via alla stagione 2023 della K42 Series Adventure Marathon, il circuito internazionale K42 Serie, nata proprio in Patagonia nel 2003, che oltre a configurarsi tra le competizioni più dure al mondo, scelgono come punto di forza il gareggiare nei luoghi più incontaminati e più suggestivi e diffondono un unico messaggio condiviso dalla comunità: il profondo legame con la natura e lo spirito di conoscenza e di rispetto per l’ambiente. Due gare impegnative quelle conclusasi oggi e con passaggi molto tecnici, fra i più duri di tutte le maratone off-road in programma, che qui solcano la natura estrema e affascinate della montagna appenninica a confine tra Umbria e Lazio. La K42, un anello di 45 km e 3310 mt di dislivello positivo con partenza e arrivo a Pian de’ Valli a Terminillo, è stata gara valida anche per accumulare punteggi sia del Circuito #UMTB che del Circuito ITRA, mentre la K15 Terminillo si sé svolta su un tracciato di 15 km e 1160m di dislivello positivo.
K42 Italia
Una partenza agguerrita a Pian de’ Valli a 1614 mt alle 7.30 che ha visto subito in testa il campione spagnolo Alvaro Escuela Perdomo della Arista Pro Team, che ha distanziato tutti e lasciato dietro di sé il vuoto.
Sarà solo 48 minuti dopo il suo arrivo (per la l’esattezza + 48’10”) che il traguardo verrà solcato nuovamente da Yanez Borella della Paganella Mountain Team consegnandogli il secondo posto. Lo spettacolo è continuato all’arrivo in piazza con il terzo posto pari merito per Enrico Morichelli (Stivo Running ASD) e Giovanni Marchionna (ASD Alto Sandro Zero Gravity) in 6h55’44’, che per tutto il percorso hanno corso allo stesso passo e mutualmente supportati secondo valori che solo lo sport puo’ insegnare.
E non c’è stato stata gara nemmeno al femminile, dove anche qui la dominatrice assoluta è stata la giovane “stella” della corsa in montagna Estela Guerra Almeida (Arista Pro Team), che ha distaccato le concorrenti dopo la prima salita e ha tagliato il traguardo con 8h27’54’. Seconda sul podio Annarita Viotti (ASD Romaecomaratona) in 8h58”41” e terza Federica Lara (LBM Sport Team) in 9h41’59”.
È un percorso incredibilmente duro e sfidante, anche dal racconto degli atleti, quello della K42 Italia: dopo la partenza in piazza Pian de’ Valli comincia subito la salita verso la Sorgente Acquasanta e Selletta Vall’Organo a 1834 mt, per poi entrare nel bosco e svalicare il Passo del Lupo. Ripida discesa verso i prati di San Bartolomeo tra radure e zone boscose, fino ad arrivare a Borgo Leonessa, punto centrale della gara. E poi si torna a salire verso il Santuario di San Giuseppe, quasi un vertical con 700 mt D+ in circa 2 km, probabilmente il tratto più impegnativo di tutta la gara. Ultime due risalite: la prima attraverso la Cresta Sassetelli, che con alcuni passaggi molto tecnici, conduce fino a poche decine di metri dalla vetta (km 41,7 – 2190 mt), la seconda dopo lo stretto del Passo del Cavallo, brevissima e ripida per giungere al Rifugio Rinaldi a 2018 mt. E poi a capofitto giù lungo le piste da sci che riportano all’arrivo a Pian de’ Valli.
K15 Terminillo
Stessa partenza e un inizio di percorso in comune fino quasi al quinto chilometro poi, la K15 si inerpica verso la cresta e dopo Sella Sassetelli a 2080 mt, si ridiscende dal versante opposto verso Prato Sassi, per poi prendere un sentiero ghiaioso che costeggia la parete nord del Terminillo. Strappo per arrivare a Sella di Leonessa e al Rifugio Sebastiani fino ad arrivare in cima al Monte Terminillo a 2108 mt, dove poco oltre si riunisce alla parte finale del tracciato della K42.
Alla testa della gara fin dall’inizio il podio dei vincitori, che ha visto i tre insieme fino alla cima del Terminillo dove Giuseppe Bigioni (S.S. Lazio Atletica Leggera), capace conoscitore dei luoghi e già vincitore della K42 nel 2021, ha lasciato alle spalle tutti fino alla fine della gara tagliando il traguardo con 1h34’33”. Dopo di lui, vicinissimi tra di loro, Andrea Marinucci (AICS Rieti APS, secondo a 4’13” e terzo Simone Proietti (AICS Rieti APS) a 4’23”.
Diversamente è andata la gara al femminile che ha visto rimontare Federica Pelosi (Podistica Solidarietà), per la prima volta su questo tracciato, dopo una partenza più complessa e chiudere in cima al podio con 2h13’56”, dando un distacco di quasi 10 minuti alla seconda classificata Francesca Romana Dresda (A.O.C. Team – ASD)
e 2h23’39”. Bronzo per Claudia Salvatore 2h29’45” (SSD Runner Trainer Arl).
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Foto: k42 ©