Questa mattina presso la Sala Consiliare del Comune di Rieti è stato presentato il progetto esecutivo dell’Impianto Sportivo Polifunzionale di Cinque Confini – Terminillo, erano presenti il sindaco Daniele Sinibaldi, l’assessore allo Sport e Turismo Chiara Mestichelli, l’assessore ai Lavori Pubblici e Sviluppo Economico Claudia Chiarinelli e la progettista architetto Emanuela Biscetti. IL PROGETTO Campo altura
Il sindaco Daniele Sinibaldi ha confermato che per l’Amministrazione Terminillo è considerata potenzialmente la più grande azienda del territorio e come con la presentazione odierna si passi dalle idee ai fatti, dopo l’attenzione dimostrata alla stagione invernale di sci di discesa, ora si agisce sullo spazio di competenza nella zona di Cinque Confini, con un’opera che completa e arricchisce l’offerta odierna della pista da fondo attraverso la realizzazione di un impianto polifunzionale unico nel Lazio e che potrà dare il suo contributo al turismo montano reatino in tutte le stagioni dell’anno. Un investimento finanziato con 2,5 milioni di fondi PNRR e che in piena coerenza con gli obiettivi europei è destinato ad essere un moltiplicatore economico.
L’assessore allo Sport e Turismo Chiara Mestichelli ha voluto sottolineare come il progetto presentato segni un cambio di passo e incarni in pieno la finalità di incentivare ed esaltare la visione di sviluppo che vede al centro lo sport ed il turismo. Una azione che sta già dando frutti positivi, con il rinnovato interesse di diverse associazioni sportive per quell’area.
L’intervento dell’assessore ai Lavori Pubblici e Sviluppo Economico Claudia Chiarinelli è partito da un ringraziamento a tutta la struttura degli uffici coinvolti che ha permesso una tabella di marcia dai ritmi assolutamente serrati, iniziando dalla delibera datata febbraio 2023, passando per il progetto esecutivo e giungendo alla procedura di affidamento lavori che si concluderà il 14 luglio. Guardando alle attività produttive l’assessore ha voluto vedere il monte Terminillo come una grande azienda, di cui gli amministratori debbano considerarsi dipendenti, così come il mondo imprenditoriale.
A scendere nei particolari qualificanti la progettista architetto Emanuela Biscetti, che ha descritto un intervento architettonico volto a ripulire le linee di quello che ad oggi è un manufatto non terminato, una azione di autentica rigenerazione tesa a recuperare l’esistente rendendolo più bello ed efficiente. I servizi previsti sono un ristorante impreziosito da un grande camino centrale ed una terrazza panoramica che avrà anche un accesso autonomo, una palestra progettata per gli allenamenti di potenziamento adatta sia allo sportivo della domenica che le realtà professionistiche, con spogliatoi predisposti ad ospitare vasche contro corrente e completata da infermeria. A completare l’offerta un bar ed una attività commerciale. Il tutto caratterizzato da uno studio delle dimensioni che garantisca una ottimale possibilità di gestione. L’attenzione all’ambiente ed ai dettami del PNRR e del principio DNSH (Do No Significant Harm) caratterizza tutta l’opera, come dimostra l’uso di materiali completamente sostenibili, dal rivestimento esterno isolante in legno di pino termo trattato resistente alle sollecitazioni atmosferiche, con struttura portante in acciaio, al legno di bambù usato per la pavimentazione esterna del terrazzo. Nella stessa direzione va la parte del tetto – giardino che limita l’impatto ambientale e gli effetti dei cambiamenti di temperature e l’effetto sotto zero. Massima attenzione all’uso e produzione di energia con la parete rivolta a sud, fotovoltaica e verticale neutralizzando gli inconvenienti derivanti dalle precipitazioni nevose e molto efficiente e con un sistema centralizzato che prevede però la gestione autonoma delle varie attività e dai doppi ingressi con lame d’aria. Un edificio destinato ad imprimere una svolta epocale che risponde a moderne esigenze e requisiti i cui tempi di realizzazione previsti sono di 480 giorni lavorativi e che hanno come termine ultimo di consegna l’estate 2025.
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