(di Martina Grillotti – da RietiLife Free Press) L’attesa ai tempi di WhatsApp: è stata questa la traccia più amata (e più scelta) dagli studenti reatini che ieri hanno affrontato la prima prova dell’esame di Maturità. La tecnologia, insomma, vista con gli occhi di chi dentro al web c’è nato e cresciuto e la diversa concezione del tempo dei giovani, abituati a comunicazioni istantanee rispetto a chi, invece, ha vissuto in ere tecnologiche ben diverse, con una comunicazione lenta e fatta di aspettative, prima ancora che di risposte.
“Sentivo questo argomento molto più vicino a me rispetto a tutte le altre tracce – ha risposto uno studente a RietiLife – sul resto non ero così sicuro, la penna invece, parlando di una cosa che viviamo così tanto tutti i giorni, è andata da sola e il tempo è volato davvero”. Una risposta che è stata la stessa per la maggior parte dei 18-19enni che ieri hanno fatto i conti con lo scritto di italiano arrivato dal ministero.
I 1.250 reatini hanno scelto tra sette diverse tracce: da Alberto Moravia a Piero Angela, da Oriana Fallaci all’ex ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, dalla tecnologia alla guerra fino al significato – nel mondo di oggi – dell’Esame di Stato a conclusione dei 5 anni di studio delle scuole superiori. Completamente fuori dalle aspettative degli studenti, gli autori scelti per le analisi del testo, in prosa come in poesia, Moravia da un lato e Quasimodo dall’altro, anche se c’è anche chi – innamorato da una prima lettura – ha scelto proprio l’analisi. “Ho letto il testo di Moravia e mi è piaciuto così tanto che ho pensato subito ‘voglio confrontarmi con questo’ e ho iniziato a scrivere” ha detto una studentessa appena uscita dalla prova al liceo Classico.
E ora testa alla seconda prova – quella di indirizzo – forse la più temuta. Il secondo scritto tornerà alla normalità e prevedrà al classico latino, allo scientifico matematica e al linguistico inglese, come lo scorso anno, oltre alle materie di indirizzo dei vari istituti tecnici. Un ultimo passo verso l’estate sarà poi l’orale, al via da lunedì 26 giugno. Il colloquio è l’ultimo tassello dell’esame per dimostrare di conoscere i contenuti delle singole materie e riuscire a metterle in relazione in “maniera critica e personale”.
Foto: Gianluca VANNICELLI ©