(di Martina Grillotti e Cristian Cocuccioni) Tra gli oltre 536mila studenti italiani che oggi hanno affrontato la prima prova degli esami di Maturità ci sono anche 1250 reatini che si sono confrontati con sette diverse tracce: da Alberto Moravia a Piero Angela, da Oriana Fallaci all’ex ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, dalla tecnologia alla guerra fino al significato – nel mondo di oggi – dell’Esame di Stato a conclusione dei 5 anni di studio delle scuole superiori. Abbiamo chiesto agli studenti come sia andata la prova di oggi: “È andata piuttosto bene, le tracce non erano particolarmente toste” hanno risposto gli studenti a RietiLife.
Tra le tracce più scelte quella C2 ovvero il tema di attualità che si appoggia a un articolo di Marco Belpoliti pubblicato su Repubblica, “Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp” ma anche la B3 che partendo da un estratto di Oriana Fallaci puntava l’attenzione sulla guerra: “Ho scelto la tipologia C2 che riguardava il tema di WhatsApp perché mi è particolarmente vicino e anche perché è un argomento più che attuale per noi giovani” ha risposto uno studente a RietiLife.
Fuori dalle aspettative degli studenti gli autori scelti per le analisi del testo, in prosa come in poesia, Moravia da un lato e Quasimodo dall’altro, anche se c’è – tra i reatini – anche chi si è sentito più sicuro su questa analisi: “Ho fatto una scelta un po’ in controtendenza con i miei compagni, ho deciso di fare la tipologia A2, analizzando il testo di Alberto Moravia. È andato molto bene” ha detto una studentessa del classico.
Domani la seconda prova, quella, forse, più temuta da tutti. Il secondo scritto tornerà alla normalità e prevedrà al classico latino, allo scientifico matematica e al linguistico inglese, come lo scorso anno, oltre alle materie di indirizzo dei vari istituti tecnici. Un ultimo passo verso l’estate sarà poi l’orale, al via da lunedì 26 giugno. Il colloquio è l’ultimo tassello dell’esame per dimostrare di conoscere i contenuti delle singole materie e riuscire a metterle in relazione in maniera critica e personale.
Foto: Gianluca VANNICELLI ©