Ieri mattina, in località “Berardelli” nel Comune di Magliano Sabina, è stato commemorato il Carabiniere Nazzareno Rosati, ucciso a soli 21 anni nel corso di un vile attentato, avvenuto il 18 giugno 1921, lungo la S.P. 54.
Nel corso della breve ma significativa cerimonia, alla presenza di alcuni nipoti e familiari del militare, tutti dimoranti in Umbria, sono stati deposti dei fiori proprio sul luogo dell’attentato, dove, nel 1933, era stata posta una stele in ricordo dell’evento.
Dopo la benedizione di Don Vito, Parroco di Magliano Sabina, il Tenente Colonnello Pietro Ronci, Comandante della Compagnia di Poggio Mirteto, ha tenuto un breve discorso con cui ha voluto sottolineare la presenza delle due famiglie del Carabiniere Rosati, quella di nascita e quella “acquisita” dell’Arma, entrambe unite dal suo sacrificio e dal suo ricordo.
Anche il Sindaco di Magliano Sabina, Giulio Falcetta, il cui impegno è stato determinante per l’organizzazione della cerimonia, nel suo saluto ai presenti, ha sottolineato il sacrificio del giovane militare dell’Arma ed il ricordo, tuttora vivo nella comunità maglianese.
Presenti il Luogotenente c.s. Ignazio La Bella, Comandante della locale Stazione Carabinieri, e una nutrita rappresentanza delle Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Stimigliano-Forano, Poggio Mirteto, Selci, Fara in Sabina, Scandriglia e Torri in Sabina.
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