Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata di un lettore, Gabriele. Repliche a [email protected]
L’avviso di giacenza per la segnalazione di corrispondenza da ritirare presso gli uffici postali viene direttamente messo all’interno della buca delle lettere senza prima citofonare al campanello del destinatario per accertarsi se sia o meno in casa, così da consegnare quella posta direttamente a mano evitando poi code agli sportelli. Questa in estrema sintesi la spiacevole situazione di chi, pur trovandosi tra le mura di casa e quindi con la possibilità di ritirare subito dalle mani del postino il pacco o la raccomandata di cui sono destinatari, si ritrova invece il foglio bianco della giacenza nella buca da lettere senza che il postino non abbia suonato neanche una volta. Un disguido non di poco conto se si pensa che poi il destinatario dell’avviso di giacenza, oltre ad un ragionevole stato di ansia e di curiosità nell’attesa di conoscere di cosa si tratti quanto a lui non contestualmente recapitato, è così costretto a doversi mettere in auto e recarsi presso l’ufficio postale di riferimento nei giorni e negli orari indicati per ritirare quella giacenza che avrebbe dovuto essere consegnata a mano. Tutto ovviamente prendendo il numeretto e mettendosi regolarmente in fila in attesa del proprio turno con code che, solitamente, non hanno mediamente tempistiche troppo brevi. Diverse le segnalazioni che ho raccolto in merito per analoghe situazioni, sia in città che in alcune frazioni, con relative lamentele espressamente esposte sia verbalmente presso gli uffici postali che tramite posta elettronica certificata come, da ultimo, il mio personale caso: per ben tre volte mi trovavo in casa e nessuno mi ha mai citofonato. Mi sono ritrovato l’avviso nella cassetta postale e ogni volta sono dovuto recarmi alle Poste e mettermi in fila. Ho rappresentato tale problematica alla direttrice di una filiale ed ho mandato diverse pec alla direzione lamentandomi. Ma a parte il riscontro di una presa d’atto da parte di Poste italiane il risultato è che tutto è proseguito come prima. In teoria (e in pratica) l’avviso di giacenza è una comunicazione che il postino lascia nella buca delle lettere ogni volta che non può consegnare una raccomandata, un atto giudiziario oppure un pacco a causa dell’assenza del destinatario. Fin qui tutto normale e legittimo. Il problema è che, in diversi casi, le persone cui doveva essere consegnata la corrispondenza si trovavano in casa e non si erano allontanate. Né sussistevano condizioni per cui citofono o campanelli non potessero essere uditi. Tra l’altro se si va ad incappare in festività, weekend e ponti può capitare, come mi è accadutomi, che, ritrovandomi un avviso di giacenza il primo giugno quando ero in casa, non abbia potuto poi ritirare la mia corrispondenza prima del 10 giugno.
Foto: RietiLife ©