Riceviamo e pubblichiamo la replica di Asl all’articolo pubblicato ieri sul Pronto Soccorso (leggi).
In merito all’articolo pubblicato ieri, 12 giugno 2023, sulla testata RietiLife dal titolo “Mio padre in Pronto Soccorso per giorni senza avere notizie: non è possibile essere trattati così”, il Responsabile della Direzione Medico Ospedaliera dottor Massimiliano Angelucci e il Responsabile del Pronto Soccorso del Presidio ospedaliero di Rieti dottor Walter Roscetti precisano quanto segue.
“Da una verifica effettuata sulle procedure GIPSE (Gestioni Informazioni Pronto Soccorso Emergenza) e dalla revisione degli accessi, il paziente è entrato in Pronto Soccorso il giorno 8 giugno alle ore 11.30 circa, è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso e il giorno successivo alle ore 14.10 circa è stato trasferito in Area medica; pertanto, non risulta affatto che il paziente abbia stazionato ‘per giorni’ in Pronto Soccorso. Inoltre, la familiare del paziente è stata al suo fianco per l’intera giornata dell’8 giugno ricevendo dai sanitari tutte le informazioni cliniche necessarie. Come da procedura aziendale i numeri telefonici del Pronto Soccorso non sono abilitati per ricevere chiamate dall’esterno, come specificato nella cartellonistica esposta nella struttura e come comunicato più volte dall’Azienda in questi anni attraverso i Media locali. Infine, si sottolinea che gli operatori sanitari dell’Azienda non ‘legano mani e piedi’ dei pazienti, ma applicano le opportune e necessarie misure di contenimento al fine di evitare episodi autolesivi”.
Foto: RietiLife ©