(di Martina Grillotti – da RietiLife Free Press) Un investimento di 167,3 milioni di euro: tanto è stato stanziato per ridare nuova luce alle scuole coinvolte nel sisma del 2016. La notizia arriva dal commissario per la ricostruzione, Guido Castelli, a margine dell’incontro che si è tenuto martedì in Provincia tra la Regione Lazio e i sindaci del territorio proprio per tirare le somme e capire a che punto si trova la Ricostruzione. “La sicurezza delle scuole, degli studenti e del personale – ha spiegato Castelli – è una priorità rispetto alla quale siamo tutti chiamati a impegnarci per dare risposte efficaci. Realizzare scuole sismicamente sicure, ma anche sostenibili dal punto di vista energetico, rappresenta una dimostrazione di quanto sia forte l’attenzione da parte delle istituzioni nei confronti delle comunità di questi territori. L’obiettivo è anche quello di creare le condizioni per indurre i cittadini e le famiglie a restare qui, contrastando il fenomeno dello spopolamento e il mantenimento dei presidi scolastici è il primo passo necessario per pensare al rilancio dell’Appennino centrale”.
Un piano importantissimo composto da 56 interventi su altrettanti edifici in tutta l’area del cratere appartenenti alla Regione Lazio. Di questi, 31 interventi sono dedicati esclusivamente agli edifici scolastici nel Reatino per uno stanziamento di 93 milioni di euro, quindi, con una rapida divisione si può stimare un totale di 3 milioni per ogni intervento necessario. Non è stata ancora pubblicata la lista delle scuole coinvolte nell’investimento ma si può ipotizzare che si partirà da quelle che hanno avuto più problemi dal terremoto ad oggi: basti pensare ai moduli creati ad hoc durante la pandemia ed inaugurati il 18 febbraio 2021 per consentire agli studenti di essere in sicurezza contro il Covid ed avere adeguati spazi di lezione, moduli che sono serviti anche a sopperire all’emergenza sicurezza: visto che – ad esempio – la succursale storica del Liceo Scientifico Carlo Jucci (quella di via Piselli) era stata dichiarata inagibile subito dopo il sisma.
Ma se guardiamo a tempi più recenti tra gli interventi che dovrebbero rientrare nei 93 milioni stanziati ci sono anche quelli per la scuola di Piani Poggio Fidoni, chiusa all’inizio di marzo per problemi ai solai con relativo spostamento dei bambini (circa 60) all’istituto Giovanni Pascoli di Rieti. E ancora palestre, aule, succursali e intere sedi che negli anni sono state dichiarate inagibili e quindi non disponibili per ospitare gli studenti in sicurezza. Un mare magno di istituti che saranno rinnovati, rimessi a norma e restituiti poi agli studenti.
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