(di Christian Diociaiuti – da RietiLife Free Press) Un percorso lungo anni riporta Asm nelle mani dei reatini tramite il Comune: il Consiglio Comunale ha votato sì alla (ri)pubblicizzazione di Asm che ha in mano i trasporti, l’igiene pubblica e, ormai, una sola farmacia. Un percorso lungo, non facile, ma che sembra mettere (più o meno) tutti d’accordo, anche se con sfumature proprie delle differenze politiche. Ma partiamo dai numeri: la delibera sulla trasformazione in società in house è stata approvata con 23 voti favorevoli, 7 astensioni e 3 assenti. La delibera sull’affidamento del servizio pubblico di igiene urbana è stata approvata con 22 voti favorevoli della maggioranza, 7 astensioni, 1 contrario e 3 assenti.
Le astensioni sono all’opposizione col Pd che aveva chiesto di discutere la questione in una commissione non convocata che e ha portato a sua volta un summit tra i dem e il sindaco Sinibaldi: “La ripubblicizzazione dell’Asm di Rieti è sempre stato uno degli obiettivi prioritari del Pd di Rieti – l’affidamento di un servizio senza conoscere le modalità, i tempi e i costi vista l’inesistenza di un documento fondamentale come il contratto di servizio ci ha spinto ad astenerci”.
Rieti Città Futura, T’Immagini, Psi, Rieti In Salute e Nome hanno rivendicato l’astensione e il disaccordo sulle procedure: “Il centrodestra ammette il grande errore di aver privatizzato l’Asm nel 2002 e cerca di porvi rimedio in modo approssimativo e poco chiaro, con la prospettiva di pagare 5 milioni di euro al privato con un Comune ancora in predissesto. Avremmo operato diversamente, senza sacrificare le farmacie comunali. È stato fatto un passo in avanti importante ma non decisivo e definitivo: c’è ancora in ballo la questione di dover liquidare il socio privato e ricapitalizzare Asm”.
Per i capigruppo di maggioranza “nonostante il centrodestra abbia accolto un emendamento alla delibera proposto proprio dalla minoranza, i consiglieri di opposizione si sono astenuti anziché votare favorevolmente. Un caso più unico che raro che dimostra, inadeguatezza e incoerenza”. Diatribe a parte, si dice soddisfatto il sindaco Daniele Sinibaldi: “Asm 100% pubblica è una scelta storica che restituisce centralità al pubblico nella gestione dei servizi essenziali tra cui l’igiene urbana e il trasporto pubblico locale. Garantirà a tutti gli operatori le massime tutele lavorative, la massima trasparenza nella gestione e la possibilità di crescita per l’azienda” con Sinibaldi che di fatto chiede all’azienda di ampliare gli orizzonti operativi (come in parte fatto quest’inverno con la gestione degli impianti a Terminillo). Un pezzo di futuro, però, va ancora scritto.
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