Era il 29 maggio 1985 quando, poco prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, 39 tifosi bianconeri persero la vita all’interno dello Stadio Heysel di Bruxelles, schiacciati nel loro settore a seguito dello sfondamento della recinzione divisoria da parte degli hooligans britannici. I caduti dell’Heysel non appartenevano a gruppi ultras e, anzi, proprio questo equivoco fu all’origine dei drammatici fatti che costarono loro la vita. Ciò nonostante, il loro ricordo è rimasto sempre vivo in tutte le componenti del tifo juventino, nel segno della comune passione per i colori bianconeri.
A distanza di 38 anni, pertanto, i Drughi Abruzzo – sezione regionale di uno degli storici gruppi del tifo organizzato bianconero – hanno onorato in queste ore la memoria di tre delle vittime di quella tragedia, deponendo due corone di rose bianche rispettivamente presso il campo sportivo di Casette (Rieti), dove sorge una lapide in ricordo di Gianni Mastroiaco, e presso lo Stadio di Francavilla al Mare, dove una targa commemora la morte di Rocco Acerra e Nino Cerullo. Un doveroso omaggio – si legge in una nota del gruppo – nei confronti di chi ha sacrificato la propria vita al seguito della Juventus.
Foto: Drughi Abruzzo ©