(di Christian Diociaiuti – da RietiLife Free Press) La Salaria fa ancora morti. Un uomo di 87 anni, V.G. le sue iniziali, è morto ieri nella galleria Sant’Angelo, non distante da Antrodoco. Secondo una prima ricostruzione, a scontrarsi sarebbero stati la Panda su cui viaggiava l’87enne e un camion. Non è chiara la dinamica, la cui ricostruzione è stata affidata alle forze dell’ordine. Il traffico è rimasto a senso unico alternato per almeno un paio d’ore, quelle necessarie per i soccorsi (ferito lieve il conducente del mezzo pesante) e per ripristinare la normale viabilità. Vigili del Fuoco, 118, PolStrada e personale Anas hanno lavorato dalle 13.30 circa fino a metà pomeriggio, con tutte le difficoltà legate soprattutto all’operare in galleria.
La strada per Ascoli, così come il tratto per la Capitale, non è nuovo a vittime. Se si pensa al tratto per Ascoli, in una lista non esaustiva, torna alla mente il tragico incidente che spezzò la vita tra Sigillo e Posta, sempre in galleria, al giovanissimo Lorenzo Marchili (20 anni) mentre a Caporio perse la vita, tre anni più tardi, Valerio Ianni, amico fraterno di Lorenzo. Tornava a casa dopo aver seguito la partita dell’Italia che pochi giorni dopo sarebbe diventata campione d’Europa. Sono solo due delle vite spezzate dalla consolare, trafficata e sempre poco sicura nonostante gli interventi. Ci sono di mezzo la stanchezza, la disattenzione, le manovre azzardate, la sfortuna ma anche le condizioni di una strada che dal mare al cuore della Capitale ha sempre chiesto maggior cura e ammodernamento. Come non ricordare i recenti lutti al solito km 60, poco distante da dove morirono nel 2018 Mirko Magi, 19 anni, Luca Renzi, 47 anni e Francesco Ventrone, 26 anni. A pochi metri a fine aprile sono morti Mauro Fabrizi e Lidia Santini, lui professionista ultrasessantenne reatino, lei imprenditrice eretina mamma di due giovani figlie. Una striscia di sangue che non accenna a fermarsi.
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