Grandiosa prestazione per il 18enne lunghista azzurro Mattia Furlani: decolla a 8,44 ventoso (+2.2). Furlani è impegnato a Savona Fosse stato regolare (entro +2.0) avrebbe sfiorato il record italiano del concittadino Andrew Howe dei Mondiali di Osaka 2007 (8,47). L’8,44 è arrivato al secondo salto e Furlani (che gareggia anche contro il fratello Luca oltre a big della specialità) ha ancora tre possibilità. Il suo personale non ventoso è 8,04. Junior quest’anno, è reduce dalla doppia medaglia agli europei Allievi di Gerusalemme. Nel resto della gara tre nulli e un 8,00 con +1.7 di vento.
Sarebbe stato il record del mondo under 20 del salto in lungo, senza quel filo di vento di troppo. Clamoroso Mattia Furlani a Savona: il 18enne fuoriclasse azzurro centra un enorme 8,44, agevolato da un vento di +2.2, leggermente superiore rispetto al 2.0 consentito. È strepitosa la prestazione del lunghista delle Fiamme Oro che al secondo salto atterra a una misura che, qualora fosse stata omologabile, avrebbe superato l’8,35 del primato mondiale U20 del russo Sergey Morgunov (2012) e avrebbe avvicinato il record italiano assoluto di 8,47 che il suo mito Andrew Howe firmò in occasione dell’argento ai Mondiali di Osaka del 2007. In termini statistici, è comunque il miglior salto della storia per un atleta under 20 considerando ogni condizione (salti regolari e ventosi), meglio dell’8,40 di Kareem Streete-Thompson (1991, vento +3.2) e dell’8.35 di sua maestà Carl Lewis (1980, +2.2). Numeri che da soli dicono già tutto sulla grandezza del salto trovato da Furlani al Memorial Ottolia, al secondo turno della sua serie, dopo aver già mostrato tutto il proprio talento in un nullo molto lungo al primo ingresso in pedana. In archivio restano comunque gli otto metri tondi (8,00) del quarto salto, vicini al personale di 8,04 della scorsa stagione.
“No, devo ancora realizzare quello che ho fatto, sono impazzito quando ho visto la misura di 8.44”, esulta Furlani, applaudito da Howe sulla pagina Instagram di Atletica Italiana (“Fenomeno”, ha commentato Andrew, reatino come lui). “Il vento è uscito sul tabellone poco dopo – prosegue Furlani – ma questo non ha cambiato la mia reazione, è una prestazione grandissima e sono veramente felice perché ho lavorato tanto per preparare la stagione estiva. Ho migliorato tante cose, a partire dalla rincorsa. Ho messo dentro molta più forza di quanta ne avessi prima. Anche il primo salto, seppur nullo, era molto lungo e in quel caso non era ventoso. A Savona ho trovato una pedana veramente ottima. Ora pensiamo agli appuntamenti della stagione: gli Europei U20 di Gerusalemme ad agosto restano il mio obiettivo ma ora possiamo fare un pensierino anche ai Mondiali di Budapest”. Sulla pedana della Fontanassa anche il 7,96 (+1.6) del sudafricano Ruswahl Samaai, il 7,85 (+1.7) del francese Jean Pierre Bertrand e il 7,65 (+1.0) del finalista olimpico Filippo Randazzo (Fiamme Gialle).
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