Si è svolto nei giorni scorsi un incontro tra la Direzione aziendale Asl Rieti, i Direttori dei Distretti sanitari Rieti 1 e Rieti 2, del Dipartimento di Salute Mentale e del Materno Infantile aziendali, i referenti del Consorzio sociale Rieti 1 e dei Distretti Rieti 2, Rieti 3, Rieti 4 e Rieti 5, al fine di lavorare ad una ulteriore implementazione dell’integrazione socio-sanitaria nel territorio della provincia di Rieti, attraverso i Piani di Zona.
I Piani di Zona sono lo strumento per attuare una reale integrazione tra servizi sociali e servizi sanitari attraverso un percorso di cooperazione e sinergia, che la Asl di Rieti ha avviato nel 2020 tra i diversi soggetti coinvolti del territorio del reatino.
Gli ambiti di cooperazione e sinergia sono diversi; donne vittime di violenza, fragilità, salute mentale, dipendenze, povertà e inclusione sociale, immigrati, anziani autosufficienti e non autosufficienti e disabilità, famiglia e minori.
Asl e Distretti sociali lavorano attraverso un nuovo modello di Presa In Carico denominato (PIC) dei pazienti cronici e fragili il cui obiettivo è quello di evitare la frammentazione delle cure con la conseguente lacerazione del rapporto di fiducia tra paziente e Asl. La PIC è una risposta strutturata ai bisogni di salute che garantisce la continuità assistenziale longitudinalmente nel tempo e nella transizione tra luoghi (domicilio/ospedale) e livelli di cura (cure primarie/cure specialistiche). Inoltre, garantisce azioni appropriate rispetto alle diverse fasi della malattia, nel Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) declinato in base alla specifica patologia e ai suoi stadi.
In questi anni, grazie alla sinergia e cooperazione tra l’ambito sociale e sanitario, sono stati raggiunti importanti risultati come l’attivazione e lo sviluppo dei PDTA dedicati al Diabete, Broncopneumopatia cronica ostruttiva, Scompenso cardiaco, Artrite reumatoide, potenziamento degli ambulatori specialistici e infermieristici sul territorio (Rieti, Osteria Nuova, S. Elpidio, Leonessa), miglioramento dell’Assistenza pediatrica territoriale.
Le linee di sviluppo future prevedono un ulteriore implementazione dei processi di coordinamento sociale e sanitario attraverso un potenziamento dei Punti Unici di Accesso (PUA) e il coinvolgendo del mondo del volontariato nell’attività di accoglienza e orientamento ai più fragili; potenziamento del PDTA e dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI); attivazione dell’Ambulatorio di nutrizione clinica e nutrizione preventiva; potenziamento della digitalizzazione dei servizi e della telemedicina; rafforzamento dei corsi di formazione sulle competenze digitali dedicati ai cittadini già avviati da alcune settimane; attivazione dei servizi di prevenzione in linea con il Piano della prevenzione aziendale; progettazione e implementazione dei processi di coinvolgimento attivo di Comuni, Terzo settore, Organizzazioni sindacali e il numero più ampio possibile di cittadini per la realizzazione delle Case di comunità; realizzazione di progetti di inclusione socio-lavorativa e promozione dell’autonomia abitativa (PNRR M5-M6).
Foto: Asl ©