(di Martina Grillotti – da RietiLife Free Press) Strade in condizioni pietose e autovelox che sbucano come funghi, per non parlare di incroci con visibilità ridottissima a causa dell’erba alta fino al finestrino (ma quello è un altro capitolo). Questo è quello che gli automobilisti reatini si trovano a vivere ogni giorno percorrendo non solo le strade cittadine ma quelle provinciali, regionali, statali. Un cimitero che rende la guida pericolosa e gli incidenti all’ordine del giorno. Dopo decine e decine di scontri sulla Salaria, dovuti sì alla distrazione, ma che guarda caso accadono sempre al km 60 dove ci sono due occhi elettronici pronte a sparare multe (una verso Roma, l’altra verso Rieti) e che implicano frenate sostenute da parte di chi – distratto – si ricorda dell’autovelox solo all’ultimo minuto.
Quello che però, da settimane, mette in allarme gli automobilisti non è la Salaria ma la superstrada in direzione Terni e precisamente all’altezza del distributore Eni, a poche centinaia di metri dallo svincolo per Roma (ora chiuso per i lavori sulla galleria di Colle Giardino). Sì, parliamo dell’autovelox installato ormai da 3 anni e che dovrebbe fare multe a chi supera i 70 km/h. Perché il dovrebbe? Semplice. Da qualche settimana proprio a due metri dall’autovelox è apparso un nuovo limite di velocità: 50km/h, mentre subito prima e subito dopo l’autovelox il limite è sempre a 70. Nell’arco di un paio di settimane alla redazione di RietiLife sono arrivate decine di segnalazioni di automobilisti stanchi e impauriti: “Sembra una presa in giro, ecco l’ennesimo modo per fare soldi” scrive una lettrice.
Un altro, invece, allegando anche le foto si chiede: “Ma quindi, la multa scatta a 50 km/h o a 70? C’è almeno qualcuno che sappia risponderci o dobbiamo pagare e basta?”. Oltre a chi segnala – giustamente – frenate improvvise di altri utenti della strada: “Trovarsi da un giorno all’altro un limite diverso da quello a cui si è abituati oggettivamente fa rallentare in modo brusco e in un attimo, ecco l’incidente”. La telecamera è di proprietà del Comune di Rieti e sarà proprio questo a dover far luce sulla questione.
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