Nella Sala degli Stemmi del Palazzo papale, il Vescovo mons. Vito Piccinonna ha ricevuto una numerosa delegazione dell’Associazione di Rieti della LILT (Lega italiana per la lotta contro i tumori) composta di iscritti e medici volontari. Il presidente dott. Enrico Zepponi, accompagnato dal vice presidente Flavio Fosso, dall’intero direttivo e dal delegato della Delegazione sabina dott. Luciano Fabrizi, dopo aver porto i saluti del presidente nazionale dott. Francesco Schittulli, conterraneo di mons. Piccinonna, ha illustrato al Vescovo la natura e gli scopi della LILT che da cento anni si propone di diffondere il concetto di prevenzione delle malattie oncologiche.
In campo provinciale l’Associazione di Rieti, fondata nel 1982, ha spiegato il dott. Zepponi è in una fase di grande impegno che ha permesso di superare il numero degli iscritti pre-covid.
Per la prevenzione primaria la LILT ha ripreso una serie conferenze nelle scuole nell’ambito di un accordo LILT- Miur sia in città che in provincia, ha promosso l’inaugurazione delle panchine rosa in tutta la provincia soprattutto in Sabina ma anche nel capoluogo e nella sede dell’Amministrazione provinciale; ha organizzato una cena sociale con la Coop Futura in collaborazione con la Fondazione Varrone; ha promosso un concorso grafico tra gli studenti dell’EPN che si concluderà il 31 maggio Giornata mondiale senza Tabacco; ha organizzato corsi di cucina e di ginnastica dolce.
“Per la prevenzione secondaria, insieme a medici volontari – ha aggiunto – abbiamo dato vita ad uno Spazio prevenzione in sede a in provincia; partecipiamo il 13 maggio al Cancer Oral Day e unitamente a ASL e Alcli effettuiamo le raccolte delle adesioni agli screening oncologici. Né manchiamo il supporto psicologico a malati e a coloro che hanno superato il male”
Prendendo la parola il Vescovo Piccinonna ha espresso considerazione per i volontari LILT, incoraggiandoli a proseguire nel loro impegno.
“Mi piace conoscere meglio la Prevenzione – ha detto – avendo io fatto un’esperienza maggiore con l’Hospice, in momenti in cui anche il triplo di queste struttture non sarebbe bastato”.
Il Vescovo ha ricordato la sua esperienza nei momenti più difficili del covid quando la grande presenza di malati ha impedito analisi e cure normali e quindi anche la prevenzione. Ha fatto un cenno alla necessità di incrementare le cure paliative ed ha sollecitato la LILT a guardare al futuro e quindi a coinvolgere il più possibile i giovani. Ha sottolineato, anche sulla scorta delle parole del Papa a non dimenticare gli emarginati e coloro che non hanno neanche la rete di salvaguardia della famiglia, respingendo la “Cultura dello scarto”.
“Capisco la fatica, ma faccio mie le parole di Don Milani il quale diceva: finchè c’è fatica c’è speranza” ha concluso, invitando la Lilt a riprendere i contatti con la Pastorale della Salute .
Dopo l’assicurazione del presidente Zepponi di far tesoro degli incoraggiamenti del Vescovo, il dott. Fabrizi ha illustrato la notevole attività della Delegazione sul territorio sabino ricordando il tentativo andato a buon fine per un sostegno ai bambini meno fortunati, alle madri e alle donne in gravi difficoltà esistenziali.
In chiusura don Valerio Shango ha apprezzato l’azione totalmente volontaria della LILT (senza costi per le persone che usufruiscono delle sue strutture) con la quale prevede una sempre maggiore collaborazione. L’incontro si è concluso con il Vescovo Vito Piccinonna che ha voluto salutare, uno ad uno, tutti gli intervenuti, mescolandosi con loro per la foto di rito.
Foto: LILT ©