“Le recenti cronache cittadine, hanno purtroppo evidenziato che anche Rieti è entrata nel novero delle città italiane insicure”. L’estenuante lavoro dei poliziotti reatini che con impegno, dedizione e sacrificio garantiscono quotidianamente ottimi risultati in ogni campo, dal contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti gestito per lo più da cittadini nigeriani, al rilascio di passaporti o permessi di soggiorno, al controllo del territorio da parte delle Volanti e della Polizia Stradale, non è più sufficiente”: lo scrivono le segreterie di Siulp, Mosap e Coisp, sindacati di Polizia con Roberto Chiavolini, Carlo Giuli ed Emanuela Basilici Zannetti.
“Gli sforzi, l’attaccamento alla divisa, l’alto senso di abnegazione verso le Istituzioni, non basteranno più. Occorre fare i conti con dati numerici implacabili. Tra il 2022 e il 2023, la Questura di Rieti avrà circa 50 pensionamenti (per raggiunto limite d’età): 30 nello scorso anno, altrettanti alla fine del corrente anno. La nota dolente è rappresentata dal turnover: praticamente assente! Se si considera l’elevata età media del personale organico alla Questura di Rieti e nei diversi Uffici periferici (Posto di Polizia Passo Corese, Posto di Polizia Monte Terminillo, Distaccamento Polizia Stradale di Amatrice), è evidente come la macchina della sicurezza sia in forte difficoltà. Garantire al cittadino efficienza, tempestività in queste condizioni, con una emorragia di organico di tale portata, sarà sempre più difficile e utopistico. Se Atene piange, Sparta non ride. La carenza di organico si manifesta anche tra i Dirigenti della Questura, chiamati a sovrintendere ‘normalmente’ due uffici, arrivando nei periodi di ferie estive anche al poker di direzioni. Siulp, Mosap e Coisp hanno il compito di vigilare affinché gli standard di sicurezza previsti dal regolamento per gli operatori siano sempre rispettati” dicono.
“Queste organizzazioni sindacali intendono ribadire che tutto il personale superstite della Questura di Rieti sarà sempre al servizio dei cittadini reatini, con il massimo impegno e dedizione, pur nella consapevolezza delle enormi difficoltà dettate dalla grave carenza di personale dovuta, come detto, da un turnover azzerato. Il punto di non ritorno è vicino. Invitiamo le Istituzioni locali, Prefetto e Questore in primis, a farsi carico del nostro accorato grido d’allarme. Restiamo a disposizione di chiunque voglia ascoltare le nostre proposte e ragioni, aperti ad un dialogo che sia costruttivo”.
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