(di Christian Diociaiuti – da RietiLife Free Press) Lui sognava di andarsene in pensione, smettendo quei continui viaggi sulla Salaria. Lei ambiva ad ampliare il business del suo centro estetico, aprendo una filiale dell’avviata attività di Monterotondo a Rieti, in particolare a Vazia. Un incidente al km 61 della consolare tra Rieti e Roma, venerdì pomeriggio, ha spezzato prematuramente le vite di Mauro Fabrizi e Lidia Santini, rispettivamente 63 e 47 anni.
Mauro con un dipendente viaggiava sul suo Doblò della ditta di antinfortunistica mentre Lidia era con la figlia su una Bmw: la ragazzina, ancora minore, e il lavoratore, sono rimasti feriti ma non sono in pericolo di vita. Nello scontro coinvolta anche una minicar: più lo spavento per il conducente che le conseguenze fisiche. Sulla dinamica dello schianto mortale lavorano PolStrada e magistratura, tanto che è stata eseguita, ieri, l’autopsia sulle vittime. Servono elementi da mettere in fila assieme alla pioggia che scendeva venerdì pomeriggio, alla presenza dell’autovelox ancora non attivo, il traffico, eventuali manovre azzardate, la velocità effettiva dei mezzi coinvolti. Si cerca, insomma, la verità di un dramma che ha gettato una città intera nello sconforto. Verità che per ora è una: Mauro e Lidia non torneranno.
I funerali di Mauro mercoledì a Oliveto alle 15.30, per Lidia sempre mercoledì a Roma, zona Bufalotta. Intanto sui social sono tantissimi i messaggi di cordoglio per entrambi. Per Mauro Fabrizi il dolore di Torricella, di Oliveto, di Rieti, tutti stretti alla moglie e alle amate figlie. Per Lidia Santini una marea di messaggi da Rieti e Monterotondo. Sul profilo dell’altra figlia, la foto della mamma, donna innamorata della famiglia e del lavoro, con frasi di commemorazione e saluto, oltre che di vicinanza a una famiglia distrutta. L’ennesima, per colpa della Salaria.
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