(r.l.) È stato condannato in primo grado dal Tribunale di Rieti il reatino F.P., ritenuto responsabile nell’incidente costato la vita ad Alessio Graziani. Il giovane, all’epoca 26enne, rimase coinvolto in uno scontro con un’auto all’altezza del distributore Esso di via Salaria, a pochi metri dal passaggio a livello di Villa Reatina e a pochi passi da casa. Era la sera del 5 luglio 2017. L’automobilista, dopo 5 anni di processo, è stato condannato in primo grado a un anno oltre (a un anno di ritiro della patente). Per il Tribunale di Rieti la sua fu una manovra azzardata per entrare nel distributore; manovra che ha portato allo scontro con Alessio Graziani. Il 26enne, in sella alla sua moto, tornava a casa e dopo lo scontro con l’auto finì a terra, perdendo la vita.
“Alessio non tornerà – è il commento dalla famiglia di Alessio Graziani a RietiLife, in particolare di mamma Monica e papà Sandro – è stata riconosciuta la colpevolezza dell’automobilista con cui Alessio si è scontrato quella sera. Per questo tipo di situazioni, queste sono le pene. Cinque anni di battaglia in cui ci siamo trascinati giorno dopo giorno”. Alessio – che oggi avrebbe 32 anni, era del 1991 – viene ricordato annualmente con un memorial organizzato dagli amici di Crazy Sheep. Il sorriso di Alessio non è mai stato dimenticato: da mamma e papà, dalla sorella Cristina, dagli amici e dai conoscenti e da chi è stato toccato dalla sua tragedia. Una pagina Facebook è online in sua memoria.
Foto: RietiLife ©