L’espansione del mercato immobiliare laziale si mantiene su tassi contenuti e tendenti alla stabilità, mostrando comunque velocità diverse a seconda dei territori presi in esame. Questo è quanto emerge dall’Osservatorio trimestrale sul mercato residenziale laziale elaborato da Immobiliare.it Insights, business unit specializzata in analisi di mercato del portale immobiliare leader in Italia Immobiliare.it. Comprare casa nel Lazio costa oggi, in media, 2.631 euro al metro quadro, con il dato trimestrale (+0,9%) allineato rispetto alla crescita su base annua. La domanda di abitazioni in vendita accelera, sfiorando il +6% nell’ultimo trimestre, mentre vale un discorso diverso per gli stock, che nello stesso periodo riprendono a vedere un accumulo degli immobili offerti sul mercato (+2,3%).
Gli affitti
Il mercato delle locazioni è stabile nell’ultimo trimestre: +0,5% per quanto riguarda le variazioni dei prezzi, ora fissati a 13,3 euro al metro quadro in regione. Si stabilizza inoltre l’andamento degli altri principali indicatori. Da un lato, gli stock di immobili offerti in locazioni si affermano a -0,2% rispetto ai tre mesi precedenti; dall’altro, la tendenza alla stabilità emerge anche per la domanda: il dato trimestrale è del +1,4%.
La Capitale
Roma si conferma la città più cara in regione, con 3.346 euro al metro quadro di media, in quasi perfetta stabilità dei prezzi di vendita nell’ultimo trimestre (+0,1%). L’Urbe cresce invece in linea con la media regionale su base annua (+1,1%), ed è quasi il doppio più costosa della propria provincia (1.726 euro al metro quadro). Per quanto riguarda la domanda di immobili in vendita, il trimestre di Roma è in linea con la media regionale (+5,9%), mentre per gli stock si apre un 2023 con un accumulo netto pari al 3,3% negli ultimi tre mesi. Affittare a Roma costa, in media, 14,6 euro al metro quadro, affermandosi anche nel comparto delle locazioni come mercato più caro della regione. I canoni d’affitto, cresciuti più dei prezzi di vendita su base annua, chiudono invece al +0,9% nel trimestre, mentre la domanda di immobili in locazione si è fermata al +2,0% nello stesso periodo. Continua inoltre la fase di decumulo degli stock di immobili in locazione, in controtendenza rispetto al comparto delle compravendite: -3,7% nell’ultimo trimestre.
Gli altri territori in regione
Per quanto riguarda il mercato delle compravendite, quasi tutti i territori laziali tendono alla stabilità dei prezzi nell’ultimo trimestre, collocandosi tra il -1% e il +1% di variazione. Fa eccezione la provincia di Rieti, che cresce del +1,7%. Per quanto riguarda la domanda negli ultimi tre mesi, quasi tutti i territori laziali vedono una crescita dell’interesse, trainati dal +16% del comune di Latina. Fa eccezione la città di Rieti, con il -13,3%. Rieti è anche la città che vede gli stock ridursi di più in regione negli ultimi tre mesi (-3,6%), in un quadro dove prevalgono i segni più, con i maggiori incrementi di offerta visibili a Frosinone (comune +4,6%, provincia +6,0%).
Provincia e comune di Frosinone sono anche, rispettivamente, il primo e secondo territorio in cui è più economico affittare casa nel Lazio (5,9 e 6,9 euro al metro quadro rispettivamente). La provincia di Viterbo è invece quello in cui i canoni d’affitto decrescono di più in un quadro regionale dove prevale invece la stabilità, sfiorando il -7%. Generalmente si assiste ad una crescita della domanda di locazioni, con la provincia di Latina che arriva al +24,3% nel trimestre, mentre fa eccezione la città di Rieti dove si contrae del 25,6%. Questi due territori vedono un comportamento conseguentemente speculare degli stock: Rieti è il comune in cui se ne accumulano di più: +53,3% nel trimestre; a Latina, invece, questi decrescono di quasi il 18%.
Foto: RietiLife ©