“Alle 3.32 del 6 Aprile 2009 una scossa di magnitudo 6.3 distrusse l’Aquila e 56 borghi del cratere, provocando 309 vittime, 1.500 feriti e 100.000 sfollati. Non dimenticherò mai quelle ore terribili e drammatiche quando, da Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana, mi recai immediatamente sul posto insieme all’allora Capo del Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso. Il mio è un ricordo d’amore e d’azione verso gli aquilani e la gente d’Abruzzo: volontari, forze dell’ordine, sanitari, donne e uomini da ogni parte d’Italia diedero il loro contributo per risollevare una terra piegata dal terremoto. Ho vissuto sul campo, in prima linea, i soccorsi e la ricostruzione. Ma, soprattutto, ho provato un grandissimo orgoglio nel toccare con mano la grande forza, la resilienza, la generosità dei soccorritori, molti dei quali pur vivendo gravi lutti personali, hanno continuato a prestare servizio per aiutare i loro concittadini. Credo che questo esempio valga più di mille parole. Ha segnato il mio percorso personale e dimostra come sia possibile anteporre il bene comune a quello individuale. Molto è stato fatto. Tuttavia, come sistema Paese, abbiamo il dovere di assicurare la nostra leale collaborazione per proseguire l’opera di riparazione, assistenza alla popolazione e ripresa economica delle regioni del Centro Italia. A nome della Giunta Regionale esprimo partecipazione al dolore dei parenti delle vittime e vicinanza all’intera popolazione abruzzese”. Così il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, in occasione del 14° anniversario del terremoto dell’Aquila.
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