(di Christian Diociaiuti) C’è anche il passaggio dalla Salernitana alla Lazio dell’ex giocatore del Football Club Rieti (società ormai sportivamente sparita con la mancata iscrizione alla D), il torinese Andrea Marino (classe 2001 oggi alla Fidelis Andria), nell’inchiesta della Procura di Tivoli sulla compravendita di calciatori e plusvalenze tra Salernitana e Lazio.
Un tornado investigativo – sul filone del calciomercato e delle plusvalenze ormai avviato in diverse parti d’Italia – emerso ora ma evidentemente già attivo da tempo, che ha travolto anche il presidente della Lazio Claudio Lotito e una vecchia conoscenza del calcio reatino come l’ex diesse della Salernitana Angelo Fabiani, che allo Scopigno ha mosso i primi passi nel mondo del calcio prima di diventare un fedelissimo di Luciano Moggi e poi volto della Salernitana che fu di Lotito prima del “necessario” cambio ei proprietà.
Fabiani e Lotito sono iscritti nel registro delle notizie di reato dell’indagine coordinata dal procuratore Francesco Menditto riferita alla precedente gestione dei campani, con Lazio e Salernitana che rischiano di rientrare nel caos plusvalenze per 7 operazioni di mercato (tra cui quella di Marino) in piena multiproprietà di Lotito.
Dicevamo Andrea Marino: il 2001, centrocampista esterno, a Rieti è stato da luglio 2019 a gennaio 2020. Era l’anno, l’ultimo, della C, dei 5 allenatori, della gara fantasma con la Reggina e della retrocessione anzitempo causa pandemia, nonostante i successi nei derby con la Viterbese. Marino arrivò a Rieti in estate e da come ricorda il sito della Salernitana, il trasferimento ufficiale datato 31 luglio era “a titolo definitivo con diritto di recompra“. Da lì 13 presenze e un gol contro il Bisceglie l’8 dicembre 2019. Una rete a pochi giorni dalla partenza per la Lazio, destinazione Primavera. È qui che ci concentra l’inchiesta della Procura di Tivoli: sul passaggio dalla Salernitana alla Lazio, per poco più di mezzo milione. In mezzo c’è il Fc Rieti come “passaggio” di Marino tra Salerno e Roma. Che la Salernitana abbia utilizzato la recompra per girare il calciatore alla Lazio, sottraendolo (di nuovo) al Rieti? È una ipotesi. Tracce di quel (contro)passaggio ce ne sono poche: la comunicazione era l’ultimo dei problemi in quel Rieti disastroso.
Marino è estraneo ai fatti. E non è certo il primo giocatore sull’asse Lazio-Salerno con Rieti di mezzo, vedi i casi Maistro e Gondo che avrebbero fruttato parecchio – viste poi le loro qualità – se tutto non fosse finito a carte quarantotto per il Football Club Rieti, che dopo un anno di D da quella retrocessione, si è dissolto. Ovviamente sono assolutamente estranei anche Maistro e Gondo (a Rieti nella stagione precedente rispetto a quella attenzionata dalla Procura di Tivoli), ottimi calciatori rimasti nel cuore del tifo e nella storia amarantoceleste con la salvezza targata Capuano.
Si dovranno difendere, invece, Lotito e Fabiani. Il primo, per la Procura, avrebbe “gonfiato i costi indicando nelle dichiarazioni dei redditi annuali elementi passivi fittizi e facendo figurare nei bilanci valori di acquisto spropositati dei calciatori, falsando il valore del patrimonio della società sportiva”; per la Procura di Tivoli, Fabiani ha “esposto nei bilanci societari fatti materiali non rispondenti al vero e in particolare plusvalenze fittizie generate attraverso valutazioni artefatte dei giocatori ceduti con relativa emissione di false fatturazioni, al fine di conseguire per sé e per la società un ingiusto profitto consistito nel far figurare risultati positivi di esercizio e consentirne l’iscrizione ai campionati”.
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