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Nel Reatino sempre meno banche: Cittaducale aspetta l’Atm ma 42 comuni senza sportello

(di Christian Diociaiuti – da RietiLife Free Press) Un vecchio motivetto popolare dei primi Anni 2000 voleva che Rieti fosse solo banche e supermercati. Che questi due “presidi economici” fossero sempre numerosi nel nostro territorio, è stato sempre sotto gli occhi di tutti. L’aumento dei centri commerciali e delle attività di grande distribuzione, alimentare e non, sono cresciuti a dismisura soprattutto al nucleo industriale. Per le banche l’adagio popolare in realtà aveva un altro riscontro: la forza della Cassa di Risparmio, che faceva da riferimento per ogni tipo di attività, da quella agricola al terziario fino alla produzione, è stata intaccata solo quando c’è stato l’assorbimento da parte di Intesa Sanpaolo della vecchia Cariri (che dava il nome anche alla Studentesca nell’atletica) e il contestuale sbarco in città di altri marchi della finanza.

Un ampliamento che ha portato sportelli di ogni tipo in città e in provincia. Ora quel processo sembra sia in involuzione, almeno stando a quanto riscontrabile dalla cronaca e dai dati diffusi ieri dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Rieti che avvalendosi dei dati riportati da indettaglio.it ha voluto far emergere la realtà reatina (in linea con quella nazionale). Su 73 comuni, ben 42 sono senza uno sportello bancario. Oltre 24mila cittadini non possono accedere a una banca nel proprio comune di residenza. Sono invece 31 i comuni che dispongono di almeno uno sportello, 10 quelli che ne hanno più di uno. A Rieti capoluogo 27 sportelli, anche se in riduzione (basti pensare alla recente chiusura di Unicredit a Campoloniano “accorpata” a quella in via delle Scienze). Solo Fara in Sabina e Poggio Mirteto possono contare su 4 sportelli, seguiti da Cittaducale, Amatrice e Poggio Moiano che ne hanno 3.

Su Cittaducale negli ultimi giorni si dibatte della chiusura della filiale Intesa. Non più operativa da settimane, è stata ufficialmente serrata il 22 marzo. C’è la promessa di un atm intelligente per versare e prelevare, a stretto giro. “Le banche dovrebbero riflettere sulle conseguenze delle chiusure, sia dal punto di vista della coesione sociale che dal punto di vista economico – dice Maurizio Aluffi, Direttore di Confartigianato Imprese Rieti – tale orientamento impoverisce il territorio e si muove in direzione opposta agli obiettivi del Pnrr, che invece auspica una riduzione del gap economico tra le diverse aree del Paese. Di natura opposta, fortunatamente, l’azione di Poste Italia che, con il progetto Polis investirà 1,2 miliardi di euro per avvicinare i cittadini ai servizi della pubblica amministrazione. Un’iniziativa – conclude il Diretto Aluffi, che rappresenta una grande possibilità di sviluppo per i borghi, le piccole comunità e per le aree interne sempre più a rischio emarginazione”.

Foto: RietiLife ©

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