Il reatino Enzo Turriziani primo trombone dei Wiener Philharmoniker pubblica il suo primo album

Venerdi? 7 aprile esce in formato fisico e su tutte le piattaforme streaming “Roots”, l’album di esordio di Enzo Turriziani – primo trombone dei Wiener Philharmoniker – che per il proprio progetto ha scelto di essere affiancato dalla Banda Musicale dell’Esercito Italiano, una delle realtà piu? rappresentative della tradizione bandistica italiana sia a livello nazionale che internazionale. L’album, su etichetta doKumenta Music e distribuzione fisica e digitale a cura di TAG, si compone di cinque opere che vedono come protagonista indiscusso il trombone, le cui potenzialità espressive e virtuosistiche affiorano in una raccolta varia ed eterogenea che accoglie composizioni non soltanto di repertorio come il concerto di Nikolai Rimskij Korsakov, senza dubbio uno dei pezzi piu? autorevoli per trombone, ma anche arrangiamenti e brani originali quali l’Elegy, frutto della penna di Filippo Cangiamila, dal 2019 direttore della Banda dell’Esercito Italiano.

“Roots” fonde insieme diverse esperienze e ripercorre di opera in opera le tappe che hanno segnato il percorso artistico del primo trombone dei Wiener Philharmoniker, dagli esordi alla precoce carriera nelle piu? importanti orchestre dell’attuale panorama musicale. La presenza della Banda dell’Esercito Italiano all’accompagnamento e? dunque il frutto di una scelta ben precisa che si riallaccia al primissimo approccio di Turriziani con la musica, avvenuto all’età di cinque anni proprio nella banda di paese, e a sottolineare l’importanza di tale esperienza nella sua formazione e? stato chiamato a collaborare l’ensemble che rispecchia forse la massima espressione della tradizione bandistica italiana e del suo valore sociale e culturale.

“Con questo album ho la possibilità di valorizzare il repertorio per trombone e banda, non meno importante di altri, e di far conoscere la tradizione italiana nel mondo, tradizione dalla quale provengo ed alla quale sono profondamente legato” ha detto Enzo Turriziani.

Contestualmente all’incisione del disco la Getzen Company, storica azienda statunitense specializzata in ottoni, ha lanciato il 4047ET Custom Reserve, il suo nuovo trombone tenore frutto di una lunga collaborazione con Enzo Turriziani nell’obiettivo di ricreare sullo strumento il suono ideale immaginato dal musicista della Filarmonica di Vienna, di cui infatti il nuovo modello porta la firma. Giovanissimo, classe 1989, Enzo Turriziani e? oggi primo trombone dei Wiener Philharmoniker e professore presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano. Nasce in provincia di Rieti e ha solo cinque anni quando si accosta per la prima volta alla musica, nella banda Garibaldina di Poggio Mirteto diretta dal nonno, maestro di musica e trombonista a sua volta. All’età di 15 anni inizia le prime esperienze in orchestra (Orchestra Regionale del Lazio, Orchestra Sinfonica di Terni, Orchestra Sinfonica di Roma e altre) e nel 2006, a soli 17 anni, risulta idoneo all’audizione per l’Orchestra Giovanile Italiana. Nel giugno 2009 si diploma con lode presso il Conservatorio di Terni, pochi mesi dopo vince il concorso per primo trombone presso l’Orchestra Sinfonica di Roma – con cui collabora stabilmente per circa tre anni – e nel settembre 2010 risulta idoneo all’audizione indetta dal Teatro Giuseppe Verdi di Trieste. Nel 2011 vince il concorso di primo trombone presso l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e nel febbraio 2014 e? ancora vincitore dello stesso ruolo presso l’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. A maggio 2017, a soli 27 anni, e? l’unico idoneo e vincitore del concorso di primo trombone solista presso la Wiener Staatsoper e dei Wiener Philharmoniker del quale diventa membro effettivo e primo italiano della storia nel 2020. Per ulteriori informazioni e notizie e? possibile visitare il sito web ufficiale www.enzoturriziani.com.

La Banda Musicale dell’Esercito Italiano rappresenta una delle massime espressioni degli strumenti a fiato in Italia e, oltre a essere impegnata in numerosi servizi istituzionali di rappresentanza, svolge anche un’intensa attività concertistica che negli anni l’ha vista calcare il palcoscenico dei piu? importanti teatri italiani quali la Scala di Milano, il Verdi di Trieste, il San Carlo di Napoli, l’Opera di Roma, il Regio di Torino e la Fenice di Venezia. Fondata nel 1964, si compone di 102 orchestrali diplomati presso le piu? importanti istituzioni musicali e reclutati tramite un selettivo concorso nazionale. È stato il primo complesso musicale ad accogliere direttori ospiti sul podio – fra cui Riccardo Muti -, ha collaborato con musicisti di fama mondiale e vanta anche una varia attività di produzione discografica e la partecipazione a numerose trasmissioni televisive. Dal luglio 2019 e? diretta dal Maestro Filippo Cangiamila, diplomatosi in trombone e successivamente in composizione, strumentazione per banda e direzione d’orchestra e fondatore dell’Italian Brass Band, di cui ha ricoperto il ruolo di direttore artistico e musicale fino al 2022.

Foto: RietiLife ©

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