“Notiamo con piacere la continua attenzione dell’Associazione ValTurano Terra Nostra, molto attenta alle dinamiche che stanno evolvendo all’interno della Valle stessa e soprattutto riferite alla Casa della Salute e alla nuova collocazione della sede della Comunità Montana. Nonostante però il commissario Danilo Imperatori abbia già avuto modo di ricevere alcuni rappresentanti dell’associazione e di dichiarare la volontà dei Sindaci su temi in oggetto, notiamo continue sollecitazioni per avere riscontri o notizie e tanta disinformazione a mezzo stampa. Sin da subito la scelta politica per la collocazione della Casa della Salute è stata quella di utilizzare gli unici locali pubblici disponibili al centro della valle del Turano e quindi quelli dell’attuale sede della Comunità Montana. Ubicazione centrale e anche facile da raggiungere soprattutto per i comuni più lontani, considerato che le Case della Salute offrono ai cittadini un’unica sede territoriale di riferimento, alla quale rivolgersi ogni giorno per i diversi servizi sociosanitari, tra cui quelli per le patologie croniche. La dislocazione del più importante intervento degli ultimi anni in materia di sanità locale, presso la sede di Castel Di Tora (alla cui Amministrazione va intento il più profondo ringraziamento, per avere messo a disposizione il fabbricato in questione a titolo gratuito per la più ampia comunità), risponde in primo luogo all’obiettivo di collocare in zone marginali e oggetto di spopolamento (anche per mancanza di servizi di base) quale la nostra, un servizio di assoluta importanza. Un servizio essenziale che non conseguirebbe analoga utilità pubblica ove fosse collocato nei territori meno remoti, più facilmente raggiungibili e meglio collegati con il capoluogo provinciale”: lo scrivono i Sindaci della Valle del Turano, in particolare di Belmonte in Sabina, Rocca Sinibalda, Longone Sabino, Colle di Tora, Castel di Tora, Ascrea, Paganico Sabino, Collalto Sabino, Collegiove, Nespolo, Turania.
“È doveroso rammentare a quanti, con intento defatigatorio e ostruzionistico, puntano il dito sulla inopportunità di tale scelta, che il tema della salute pubblica è certamente prevalente rispetto ad altri, seppur essenziali, fini dell’agire della P.A. e la scelta di porre in Castel di Tora tale utilitas, coniuga il soddisfacimento di un bene primario (il bene della vita) e l’obiettivo del contenimento della spesa pubblica. Quindi innanzitutto un po’ di sano ottimismo e tanta soddisfazione per un buon risultato che favorisce tutta la Valle del Turano che tra l’altro per la prima volta si doterebbe finalmente di un servizio essenziale. Una bella notizia però che non può essere in alcun modo intorbidita dalle inappropriate congetture, pari tempo sorte attorno al tema del trasferimento della sede della Comunità Montana del Turano, da sempre ospite nei locali della futura sede della Casa della Salute” dicono.
“In conseguenza della definizione della collocazione della Casa della Salute o di Comunità nei suddetti locali, considerata la necessità quasi immediata di ricollocare la nuova sede della comunità montana, i sindaci all’unanimità hanno deciso utilizzare una struttura di proprietà dell’Ente, ubicata presso il comune di Rocca Sinibalda. Non deve, né può quindi sfuggire che la sede della Comunità Montana del Turano verrà collocata presso un palazzetto di proprietà dell’ente, acquistato e ristrutturato da moltissimi anni e pronto ad ospitare gli uffici senza necessità di esborso irragionevole di somme a qualunque titolo di occupazione. Se pur in un prossimo futuro l’ente potrà diventare gestore di diversi servizi associati, come volontà dei Sindaci e in attesa di indicazioni Regionali, nulla cambierà ai cittadini che avranno sempre come front office il proprio comune e per gli amministratori stessi che avranno la possibilità eventualmente di individuare in comune accordo, per le varie occorrenze, altri spazi pubblici dislocati nel territorio. A conclusione si rimane a disposizione di tutti coloro vogliano avere delucidazioni o possano dare suggerimenti, ma naturalmente nelle sedi opportune”.
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