Martedì 21 marzo e mercoledì 22 marzo il Lions Club Rieti Flavia Gens, presieduto da Maria Luisa Trilli, ed il Lions Club Rieti Varrone, presieduto da Alberta Paris, hanno presentato ai ragazzi dell’Istituto Comprensivo Statale Giovanni Pascoli ed all’istituto Comprensivo Statale Sisti Minervini di Rieti il “Progetto Martina”.
Questo progetto nasce nell’anno scolastico 1999÷2000 da due medici dell’Università di Padova (Cosimo di Maggio e Michele Gangemi) che iniziarono, su invito dell’Associazione “Noi ed il Cancro – Volontà di Vivere”, ad incontrare gli studenti delle scuole superiori per informarli sulle diverse metodologie di lotta ai tumori.
Questi medici, sollecitati da Martina, una giovane donna colpita da un tumore che con insistenza ripeteva: “informate ed educate i giovani ad avere maggior cura della propria salute”, intrapresero alcuni incontri con gli studenti che furono ripetuti con periodicità annuale.
L’accorato suggerimento di Martina, le testimonianze degli studenti e dei loro genitori, i risultati ottenuti nel corso degli anni, sia in termini di gradimento che di efficacia, convinsero i medici a raccogliere in un sito web tutto il materiale necessario ad attuare gli incontri con gli studenti ed a trasformare l’ormai pluriennale buona esperienza padovana in un progetto da attuare in modo coordinato a livello nazionale.
Nel 2011 il Progetto Martina è stato scelto dai Lions Italiani come Service Nazionale e nell’anno scolastico successivo iniziò ad essere attuato da medici Lion in tutte le città d’Italia.
I due Club Lions reatini hanno continuato in questa tradizione e con due eccellenti relatori Franca Faraoni del Flavia Gens e Antonio Fasciolo del Varrone hanno parlato agli oltre 150 ragazzi, coinvolgendoli direttamente, dei tipi di tumore, del loro grado di aggressività, dell’incidenza sulla mortalità sia giovanile sia in età matura. Interessante l’argomento su come si prevengono e si combattono i tumori e cosa è e come si sviluppa il melanoma. Non ultimo, il tema “alimentazione antitumorale” che ha permesso anche di aprire un dibattito con gli intervenuti.
Foto: RietiLife ©