Ottima performance delle esportazioni dell’Alto Lazio, cresciute nel 2022 del 19% rispetto all’anno precedente. E’ quanto emerge dall’elaborazione effettuata dalla Camera di Commercio di Rieti-Viterbo su dati Istat, che ha messo in evidenza una crescita importante del settore farmaceutico e di quello dei macchinari nel Reatino, mentre nella Tuscia le esportazioni hanno registrato un sensibile incremento in particolare nei comparti della ceramica, dell’alimentare e del tessile. In generale il 2022 è stato un anno molto positivo per le esportazioni italiane, con una media nazionale cresciuta, rispetto al 2021, del 20%. Un andamento al rialzo che ha riguardato tutta l’Italia, ad eccezione del Molise (-12,1%), e risultata particolarmente rilevante per le Marche (+82%), per la Sardegna (+61,8%) e per la Sicilia (+56%).
Anche la regione Lazio ha evidenziato un buon incremento, anche se inferiore a quella dell’intero Paese con un +12,7%. L’area dell’Alto Lazio è però cresciuta di più, con un dato simile a quello nazionale, registrando un + 19%, con forti differenze tra Viterbo e Rieti: la Tuscia ha aumento l’export con una percentuale dell’8,2% mentre la provincia di Rieti ha registrato un vero e proprio boom attestandosi ad una variazione del +30,1%. Ad aver generato questo risultato sono state determinanti le due componenti più importanti dell’export reatino: i prodotti farmaceutici, cresciuti del 42,4% in un anno e che rappresentano oltre il 70% delle esportazioni totali della provincia, e del comparto macchinari ed altri apparecchi (con l’eccellenza delle pompe dosatrici) che è cresciuto del 13,3% nel 2022. Per quanto riguarda la provincia viterbese, al calo importante dei prodotti dell’agricoltura, -22,9%, hanno fatto da contraltare tutti gli altri settori vocati all’export della Tuscia, la lavorazione della ceramica, +7,8%, la produzione alimentare e delle bevande, +14,7%, i prodotti tessili e dell’abbigliamento, +14,7%, gomma e materie plastiche, +13,5%, e le esportazioni dei macchinari ed altri apparecchi cresciuti del 52%.
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