(di Martina Grillotti) Le temperature si stanno alzando, le belle giornate primaverili si fanno spazio rispetto alle uggiose (e nebbiose) giornate invernali, i cappotti iniziano ad essere riposti nell’armadio. Questo significa che anche la stagione sciistica è conclusa. Ora è il momento di tirare le somme, soprattutto a fronte della spesa iniziale di Asm e Comune di Rieti e dopo una partenza con il freno a mano a causa dalla scarsa neve, arrivata sul Reatino solo a fine gennaio. Stando a quanto riporta il Corriere di Rieti dopo un’intervista al numero uno di Asm, Vincenzo Regnini, l’andamento della stagione invernale sulla montagna reatina è stato “oltre ogni aspettativa”. I numeri parlano di 30mila sciatori in 65 giorni di apertura degli impianti per un indotto di 3,5 milioni di euro.
“La montagna reatina, in soli 65 giorni è stata letteralmente presa d’assalto e ora la stagione si avvia alla conclusione viste le temperature di 15-16°C – dice Regnini – al momento le uniche piste ancora aperte sono Carbonaie e Mezza Togo ma anche quelle prossime alla chiusura”. E mentre tira le somme di quel “miracolo” che è stato salvare la stagione e non lasciar morire il Terminillo, Regnini chiarisce: “Il contratto con Asm termina il 30 aprile quindi non sappiamo se gli impianti resteranno aperti in estate, non è di nostra competenza”. E mentre c’è chi esulta, come il vicesindaco, Chiara Mestichelli: “Un impegno dell’amministrazione premiato che dimostra l’importanza di rilanciare il Terminillo”, c’è anche chi, come Carlo Ubertini, condanna il Comune “L’accordo con Asm è stato un’azione d’improvvisazione, sono necessari progetti a lungo termine”. E allora tutto pronto, anche in Comune, per pensare già al prossimo inverno.
Foto: RietiLife ©