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Nuovo Sindacato Carabinieri: “Inarrestabile carenza di organico delle aliquote radiomobili è ormai una crisi irreversibile che genera un enorme malcontento”

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Segretario Generale Provinciale Rieti del Nuovo Sindacato Carabinieri Marco D’Ascenzi.

Questa Organizzazione sindacale, su segnalazione di numerosi iscritti ha posto l’attenzione su quella che ormai è una crisi inarrestabile che riguarda in particolare i Nuclei Radiomobili di Rieti Cittaducale e Poggio Mirteto. La cronica mancanza di personale in forza ai reparti menzionati precedentemente, li ha ridotti, passateci il termine, “all’osso” in termini di risorse umane. Come noto, Il territorio della Provincia di Rieti è molto esteso e complesso, richiede che il personale sia dotato di una particolare esperienza nell’espletamento del servizio di controllo del territorio, considerata anche la recrudescenza nella commissione di reati predatori che stanno affliggendo il Capoluogo e che desta particolare allarme sociale in termini di sicurezza percepita nella popolazione. Gli operatori che vengono ammessi a prestare servizio in quei reparti sono altamente qualificati e profondi conoscitori dei luoghi in cui operano, pertanto non è più sostenibile una situazione del genere che definiamo con termini medici “il coma farmacologico” di quei delicati ed importanti reparti.

Il Segretario Generale Provinciale Marco D’Ascenzi, al riguardo, afferma che: “i Nuclei Radiomobili pur essendo un reparto dedicato esclusivamente al Pronto Intervento e dotati di equipaggiamenti all’avanguardia, ormai fanno fatica a coprire i turni H24”, questo, prosegue D’Ascenzi ”costringe a coinvolgere i militari in forza ai Comandi Stazione periferici, per far si che il Nucleo Radiomobile riesca a garantire il controllo del territorio nell’arco delle 24 ore. Di conseguenza sottolinea D’Ascenzi “anche i colleghi in servizio ai Comandi Stazione, già gravati da molteplici attività, e che a loro volta possono contare su risorse umane molto esigue, sono sottoposti a enormi sforzi e sacrifici che incidono negativamente sul loro benessere e, in alcuni casi anche sui loro diritti, come ad esempio la rinuncia alla fruizione di riposi permessi o licenze oppure a continui stravolgimenti di turni di servizio che non gli permettono di organizzare al meglio gli impegni familiari”.

In ultimo, ma non per minore importanza segnaliamo nuovamente l’impellente necessità di trovare un’adeguata quanto dignitosa sistemazione ai Comandi Arma di Cittaducale Amatrice e Accumoli, ai quali esprimiamo la nostra più profonda solidarietà e ammirazione per la loro laboriosa attività svolta in condizioni “difficili”, tutt’ora ripiegati, a distanza di ben 7 anni, ancora in moduli container.

Ribadiamo la nostra disponibilità a partecipare ad un confronto sul tema con l’Amministrazione per poter proporre soluzioni a questa problematica molto sentita dai Carabinieri e che incide fortemente sulle loro condizioni di benessere.

Foto: RietiLife ©

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