Nell’ambito delle iniziative messe in campo dalla Polizia di Stato per contrastare efficacemente i fenomeni di bullismo e cyberbullismo, personale specializzato della Questura e della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Rieti, nella mattinata del 9 febbraio 2023 ha incontrato gli studenti delle classi della Scuola Secondaria di primo grado presso l’Istituto “Marconi-Sacchetti Sassetti”.
La Polizia di Stato, da tempo vicina agli studenti con varie iniziative sulla legalità, in occasione del 7 febbraio 2023, ricorrenza in cui si celebra la Giornata Nazionale contro il Bullismo, ha voluto incontrare gli studenti delle scuole medie sul tema del bullismo e cyberbullismo e delle ripercussioni che i comportamenti ad essi connessi possono causare.
Nell’incontro, si è voluto sottolineare come l’intervento tempestivo sia indispensabile per arginare le conseguenze di comportamenti che, ripetuti nel tempo nei confronti di chi non è in grado di difendersi, possono avere conseguenze devastanti soprattutto se consumati in ambiente web.
La sofferenza psicologica e l’esclusione sociale sono spesso la conseguenza di questi atteggiamenti che possono essere combattuti con la prevenzione, che la Polizia di Stato mette in campo con incontri e dibattiti presso le scuole, come quello che ha avuto luogo lo scorso 9 febbraio.
L’interesse dei giovani all’argomento, dichiara il Questore di Rieti, Mauro Fabozzi, e il non sentirsi estranei ai problemi dei più deboli è stato evidenziato dalla larghissima partecipazione (circa 150 gli studenti intervenuti) e dalle numerose domande rivolte, con grande maturità, ai relatori.
Nell’incontro è stata rimarcata l’importanza di segnalare tali fenomeni anche e soprattutto da parte di chi assiste, soprattutto quando paura e vergogna impediscono alla vittima di esprimere personalmente il dramma vissuto.
Il personale della Polizia di Stato ha inoltre illustrato l’efficacia della misura preventiva dell’“Ammonimento del Questore”, che permette al minore vittima di cyberbullismo di ottenere l’immediato intervento della Polizia di Stato per interrompere i comportamenti molesti tenuti attraverso gli strumenti informatici e digitali, tanto diffusi tra i giovani.
Il provvedimento, che ha scopo rieducativo e riabilitativo del “Cyberbullo”, può essere richiesto anche nei riguardi di un altro minore, non ha una durata specifica e cessa al raggiungimento della maggiore età dell’ammonito.
Foto: Polizia ©