Per ricordare Roberto D’Orazio, a sette anni dalla morte, la famiglia ha indetto la prima edizione del premio Roberto D’Orazio, la cui cerimonia di premiazione si terrà il 28 gennaio alle 17 nello storico Caffè Vittoria di Chieti, che ha recentemente festeggiato il centenario e che rappresenta l’identità culturale, artistica, imprenditoriale del capoluogo teatino. Il comitato scientifico del premio, presieduto dal critico letterario e d’arte Massimo Pasqualone, ha scelto le personalità che verranno insignite del premio per l’impegno imprenditoriale, culturale, artistico, sociale, tra di esse la giornalista reatina Maria Grazia Di Mario.
I premiati si sono distinti in vari ambiti, dalla medicina, alla pubblica amministrazione, al settore ambientale, al settore letterario ed artistico, la scelta della giuria è ricaduta su: Ma Febbo – Privato, Mario Colantonio, Luciano Di Tizio, Enrico Saquella, Giuseppe Tinari, Arnaldo Marramiero, Daniele Giangiulli, Domenico Di Pillo, Michelangelo Tumini, Franco Di Cristofaro, Gianfranco Melideo, Concetta Nasuti, Gilda Pescara, Franco Mastracci, Nicola Mastrangelo, Eide Spedicato, Luigi Di Paolo , Alessandro De Santis, Paolo Rapposelli, Nino Germano, Maria Grazia Di Mario, Maria Franca D’Agostino, Giancarlo Zappacosta, Giancamillo Marrone, Riccardo Paciocco , Carlo Gentili, Luca Luciano, Elisabetta Liberatore, Roberto Di Monte, Maurizia Nardella, Luca Filipponi, Giulia Alberico, Sabrina Sabrina’s Cardone, Sergio Marchionne alla memoria. Roberto D’Orazio è nato a Chieti il 5 luglio 1946. I suoi genitori, Nicola D’Orazio e Gabriella Serrandrei, si erano conosciuti nel corso del secondo conflitto mondiale e si erano sposati nell’ottobre del 1945.
Sin da ragazzo ha mostrato una grande passione per l’attività commerciale che il padre e lo zio Ettore avevano iniziato negli anni trenta aprendo la storica Pasticceria D’Orazio. Nel 1970 si è sposato con Lucia Manzini con la quale ha messo al mondo le tre figlie: Gabriella, Renata e Mariangela. Nel 1988 ha realizzato quello che da sempre era stato il suo più grande desiderio professionale: rilevare la gestione del Gran Caffè Vittoria. È stato nominato Cavaliere del lavoro nel 1994. Ha ricoperto incarichi di responsabilità presso la Confcommercio di Chieti. Si è spento il 15 ottobre del 2015.
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