E’ necessario raccogliere idealmente e con coraggio “il testimone” dai sopravvissuti alla lotta di liberazione e ai campi di concentramento scomparsi e proseguire nelle scuole e nelle assemblee cittadine il loro racconto sui temi della Resistenza, della Shoah e dei valori della nostra Costituzione, nata proprio dal sangue, dalle torture e dal dolore che segnarono la storia dell’Italia dall’armistizio dell’8 settembre 1943 alla liberazione. “Chi ascolta un superstite dell’Olocausto diventa a sua volta un testimone”, aveva detto Elie Wiesel, sopravvissuto ai lager. Lo dobbiamo a tutti quelli, donne e uomini, civili studenti militari e renitenti alla leva, spesso giovanissimi, che hanno sacrificato la vita per difendere e liberare il nostro paese dalle truppe nazifasciste, permettendo alle generazioni future di vivere nella libertà, nella democrazia e nell’affermazione dei principi costituzionali.
Foto: Manzo
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