Futsal donne, Fd18: “Pretendiamo rispetto. Quello non era gol”

Riceviamo e pubblichiamo la nota della squadra femminile di futsal FD18. 

Avremmo voluto stamane commentare una prestazione sublime, di sacrificio, di passione e cuore, di una squadra che, nonostante metà rosa alle prese con acciacchi o a casa malata, a pochissimi minuti dal termine stava meritatamente vincendo contro la “corazzata” Perugia.

Ed invece siamo qui a parlare di una stagione rovinata, una serata contro lo sport e contro il fair play, una serata che sancisce la vittoria sul campo del Perugia e la conseguente sconfitta di una Federazione e di una classe arbitrale non all’altezza di un meraviglioso sport come il Futsal femminile.

I fatti: mancano pochi minuti al termine, la Fd18 è meritatamente in vantaggio 2-1 con le reti di Cesaretti e Gentile e dopo un primo tempo chiuso 0-0 ma dove sembrava di essere  su un campo di ben altra categoria superiore, la numero 9 ospite calcia in porta dal vertice sinistro dell’area colpisce la parte centrale della traversa con la palla che torna in campo all’altezza del vertice destro dell’area stessa, in modo chiaro, netto e inequivocabile, suscitando la sua disperazione con annesse mani tra i capelli e quella delle sue compagne.

Disperazione che dura ben poco perché il direttore di gara, Il Sig. Alessio Liti di Terni, nervoso verso entrambe le squadre per tutta la durata dell’incontro, appostato all’altezza del tiro libero lato tribuna, con visuale identica alle tribune, fischia la rete tra lo stupore in primis delle ospiti in campo.

Da lì il finimondo, trascinato dall’indignazione del pubblico nutrito che ha riempito completamente il PalaRufina e alimentato da un commissario di campo che, seduto in mezzo alla dirigenza ospite, ridendo, prima ci dice che abbiamo ragione e che non è gol, poi che nulla può e infine minacciandoci di radiarci il campo additandoci come “ridicoli” perché il pallone ha colpito la parte interna della porta (la cd traversa interna), peccato che le nostre porte non hanno una parte metallica interna.

Dal nervoso scaturisce anche l’espulsione di Acquafredda e col la superiorità numerica anche il 2-3 ospite che chiude la gara.

Ci assumiamo ogni responsabilità e ci prenderemo ogni sanzione, che sarà sicuramente esagerata visto il porsi dei due attori protagonisti (con annessa chiamata alle forze dell’ordine, con la scusante “150 persone vogliono picchiarci”, scatenando l’ilarità anche del maresciallo intervenuto nei confronti del “collega” e commissario) e da domani valuteremo se proseguire o no il nostro campionato, ma allo stesso tempo ci aspettiamo che il Sig. Liti, per un palese tale errore, abbia chiuso la sua stagione ieri sera, cosa che ben sappiamo, non accadrà.

Alle ospiti va la nostra assoluta stretta di mano virtuale, ma anche a loro e ai loro dirigenti un appunto, si può essere campioni come loro sono in modo insindacabile, ma per essere davvero grandi bisogna evitare la sceneggiata a fine gara, con esultanza palesemente provocatoria e riferita ai nostri tifosi; e al nostro invito a smetterla da parte di un nostro dirigente la risposta “io ho vinto tu hai perso vai a casa” o “avete 40 anni siete ridicoli” che hanno alimentato e non poco il parapiglia a fine incontro.

Si può vincere, campionati e coppe, ma per essere vincitori bisogna in primis saper vincere.

Da questo momento entriamo in silenzio stampa, e valuteremo nei prossimi giorni se proseguire o meno il nostro cammino in un campionato già concluso.

Foto: Fd18 ©

Print Friendly, PDF & Email