“Al lavoro per portare la Facoltà di Medicina al De Lellis”: la promessa davanti al ministro Bernini | FOTO

 

Foto: Riccardo FABI © 

 

(di Christian Diociaiuti) Arriva lo scatto che l’università di Rieti voleva da tempo. Prima una casa, a Palazzo Aluffi in via Cintia, poi la ridefinizione del consorzio e, in seguito, la trasformazione di quella che era una “succursale” di corsi in un vero polo. Ci sono voluti fondi e lavoro, con l’accelerazione negli ultimi mesi. Il Polo Universitario interateneo di Rieti è stato lanciato stamattina al Polo Santa Lucia alla presenza del Ministro dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini (Forza Italia).

“Sarete i migliori in questo polo interateneo – dice il ministro Bernini – avete insegnato il valore del lavoro di squadra. Nella Legge di Bilancio, pur con risorse ridotte, puntiamo ai giovani. Non abbiamo paura dell’ibridazione, ma dell’isolamento. E positivo quello che l’economia circolare di un’università può creare. Quale miglior cosa per ripartire dopo il sisma se non una università interateneo, avete avuto un’ottima idea. Il Ministero ci ha creduto e ha sostenuto“.

Davanti a una platea di autorità di ogni tipo, al tavolo la rettrice de La Sapienza Antonella Polimeni, il rettore della Tuscia Simone Ubertini e Alessandro Ruggieri, sempre per il polo della Tuscia (ex rettore dell’Università della Tuscia) oltre al direttore sanitario Asl Rieti Assunta De Luca. Sono questi gli attori che hanno dato vita al polo, col supporto delle istituzioni. La Sapienza, Tuscia e Asl protagonisti: obiettivo una Rieti che sia, davvero, una città universitaria.

“A Rieti arrivano sette nuovi corsi oltre a quelli esistenti (dieci in tutto, ndr) come innovazione tecnologica per l’edilizia, ma anche igiene dentale, logopedia e dietistica oltre alla gestione digitale dell’agricoltura del territorio montano, economia dell’innovazione e fisioterapia – sottolinea la rettrice Polimeni – importante il lavoro con il Ministero e i fondi in campo. Di rilievo la collaborazione con Asl Rieti: dal 1° gennaio c’è la clinicizzazione di Otorinolaringoiatria e Teleradiodiagnostica del De Lellis e la richiesta di clinicizzazione di altri reparti”. Di fatto, dunque, l’università entra in reparto con i medici, e non solo più con i tirocinanti delle professioni sanitarie come era finora. E poi laboratori condivisi con la Tuscia e molto altro.

“Siamo presenti da anni come Tuscia e La Sapienza – aggiunge Ubertini – passiamo da una sede distaccata a una vera Università. Grazie al contributo del Ministero di Università e Ricerca: così abbiamo potuto proporre una nuova offerta formativa. Un polo interuniversitario unico in Italia”.

“La clinicizzazione dell’ospedale – aggiunge De Luca – è fondamentale per l’offerta sanitaria. Nel nuovo ospedale, la collaborazione con Sapienza sarà ancora più forte in virtù della presenza di spazi appositi. Obiettivo della Asl è che Rieti diventi sede di un corso di medicina“.

“Obiettivo raggiunto con il lavoro di tutti – dice il deputato FdI Paolo Trancassini – per questo dico grazie al lavoro fatto da Fabio Melilli. Un bene per Rieti e la sua Provincia”. “Un giorno fondamentale per Rieti. Lo sviluppo di una terra non può prescindere da un buona istituzione universitaria” aggiunge Mariano Calisse, presidente della Provincia. “Occasione per il territorio con i tanti giovani che verranno a Rieti per l’offerta formativa del Polo Universitario” dice il sindaco Daniele Sinibaldi.

“Finalmente a Rieti c’è una università vera con un’offerta formativa in grado di attrarre studenti non solo da tutta Italia. La presentazione del Polo Universitario interateneo di questa mattina alla presenza della neo ministra dell’Università e della Ricerca Bernini è la conclusione di un lungo percorso e di un lavoro di anni, molto spesso lontano dalle luci dei riflettori. Tra lo scetticismo di molti e grazie al lavoro di squadra, oggi Rieti taglia un traguardo impensabile solo qualche anno fa e che pone le basi affinché il capoluogo sabino possa avere un ateneo in grado di reggere il confronto con altre realtà del centro Italia. Sono certo che chi oggi ha l’onore di  inaugurare questo Polo non disperderà un’opportunità imperdibile per il nostro territorio che molto deve alla sensibilità dei rettori de La Sapienza e della Tuscia, Antonella Polimeni e Stefano Ubertini, ma soprattutto alla lungimiranza di Fabio Melilli, alla disponibilità della giunta Zingaretti, tra cui soprattutto Claudio Di Berardino, senza dimenticare la dirigenza della ASL di Rieti con il suo direttore Marinella D’Innocenzo senza di cui la clinicizzazione non sarebbe stata possibile” dice il presidente della Commissione Bilancio della Regione Lazio Fabio Refrigeri in merito alla presentazione del Polo Universitario di Rieti.

“Negli ultimi anni abbiamo combattuto tra mille difficoltà e anche contro qualche scetticismo perché credevamo fortemente nell’Università, per la crescita culturale ed economica della Città e dell’intera provincia. Con questa amministrazione riusciamo a mettere una pietra miliare su un percorso che la Città ha sognato per tanti anni. Sette nuovi corsi di studio – Ingegneria per l’innovazione tecnologica per l’edilizia, Fisioterapia, Igiene dentale, Logopedia, Dietistica, Economica dell’innovazione, Gestione digitale dell’agricoltura e del territorio montano – un Centro di ricerca sull’economia circolare e sulla salute e l’avvio di un percorso di clinicizzazione di alcuni reparti ospedalieri, tutto questo oggi è realtà. Siamo convinti che fornire ai giovani tutte le possibilità per poter rimanere nella propria terra o per tornare e contribuire a sviluppare culturale, socialmente ed economicamente l’intera comunità reatina sia una priorità della nostra Amministrazione e dell’intero territorio. Oggi è un giorno di festa, per il quale ringrazio il Ministro Anna Maria Bernini che ha avuto la sensibilità di presenziare all’evento e tutti coloro che, nel tempo, hanno contribuito a realizzarlo” è stato il commento dell’assessore alla Cultura del Comune di Rieti, Letizia Rosati a margine della presentazione.

LA NOTA ASL
Con l’avvio del percorso di integrazione con Sapienza Università di Roma per la clinica, la didattica e la ricerca, attraverso la clinicizzazione delle prime due Unità operative complesse di Otorinolaringoiatria e Telediagnostica, che saranno così a ‘direzione universitaria’, si dà attuazione ad un progetto di cui a Rieti si parla da quarant’anni e in cui questa Direzione ha creduto e investito sin da subito. Tale alleanza sarà un valore aggiunto per il Sistema Sanitario Regionale e per il Sistema Universitario pubblico e permetterà alla Asl di Rieti di aumentare le proprie potenzialità affermandosi nel panorama sanitario come sede per la clinica, la didattica e la ricerca.  Obiettivo fondamentale è far diventare l’Azienda sede di un percorso di Laurea in Medicina e Chirurgia di Sapienza attraverso la progressiva clinicizzazione delle Unità Operative, anche prevedendo alcune specialità ancora non presenti ma necessarie alla trasformazione armonica in una logica d’integrazione con l’Università. Inoltre, con la realizzazione del nuovo ospedale di Rieti, in cui è prevista anche la costruzione di un’area dedicata ai laboratori di ricerca e definita la configurazione strutturale che consentirà una redistribuzione degli spazi, sarà ulteriormente facilitata l’integrazione e l’innovazione tra Asl Rieti e Sapienza. In quest’ottica è indispensabile che il processo d’integrazione con Sapienza e di trasformazione progressiva di clinicizzazione delle strutture Asl comprenda anche la rete dei servizi territoriali per assicurare ai pazienti la continuità ospedale-territorio e i percorsi di cura organizzati per livelli d’intensità di cura e assistenza nonché per rafforzare gli interventi di prevenzione rivolti alla persona in una visione “One Health” e di equità. La Asl di Rieti, attraverso i suoi servizi e ambiti di competenza e grazie anche alla esperienza consolidata dei corsi di Laurea delle professioni sanitarie contribuirà alla qualificazione del percorso formativo degli studenti dei corsi di Laurea di Sapienza, nonché all’aggiornamento delle conoscenze e competenze degli operatori sanitari afferenti alla Asl stessa che concorrerà all’offerta formativa di Sapienza, con il coinvolgimento dei suoi dipendenti nelle attività didattiche, di coordinamento delle attività formative professionalizzanti e di tirocinio, nonché di tutoraggio, previsti dagli ordinamenti didattici dei corsi di studio. Il personale della Asl di Rieti, oltre ai docenti universitari, potrà svolgere l’attività didattica con incarichi di docenza, tutoraggio e altre attività formative identificate, disciplinate e coordinate da Sapienza.
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