“In questi giorni ci si stupisce se in istituto penitenziario – carcere – non ci sono dirigenti penitenziari (direttori delle carceri) e solo ora se ne rendono conto perché è cronaca recente per gli istituti per minori, infatti, solo per fare un esempio all’IPM di Roma Casal del Marmo vi è uno reggente da più anni, dove si sono alternati negli anni vari direttori reggenti non riuscendo a garantire continuità nel complesso sistema penitenziario sia esso minorile che per adulti. Le gravi e non più sostenibili criticità del sistema penitenziario continuano ad evidenziarsi quotidianamente”: lo scrive Massimo Costantino della Fns Cisl.
“Carenza di personale della Polizia Penitenziaria, sovraccarico di lavoro e turni massacranti, aggressioni giornaliere, tutte anomalie datate che non vengono ancora prese in debita considerazione dalla politica e dai Governi – continua Costantino – Nella Legge di bilancio si prevede il potenziamento delle assunzioni, nella solo polizia penitenziaria, ma ciò riuscirà a coprire appena il turn-over dello scorso anno, con l’esponenziale crescita del Personale – prossimo al pensionamento per raggiunti limiti di età – che renderà impossibile assicurare servizi essenziali, limiti già evidenti ai Cittadini in ogni occasione in cui situazioni emergenziali richiederebbero ben altra risposta. Non sono sufficienti le previsioni per intervenire sull’edilizia penitenziaria. I Carceri rimangono sovraffollati, spesso in Strutture fatiscenti, allocate per almeno il 30% dei casi in edifici ottocenteschi ed anche oltre, una situazione che limita anche le modifiche edilizie e gli adattamenti necessari, per contenere appunto decine di migliaia di persone recluse, in condizioni insicure per il Personale che nei carceri vi opera, spesso senza nuovi sistemi di sorveglianza capaci di sfruttare le nuove tecnologie, senza automatizzazione interna di sbarramenti ed altro, senza alloggi dignitosi per ospitare anche le migliaia di donne ed uomini della Polizia Penitenziaria spostati da una parte all’altra dell’Italia per garantire la sicurezza non solo all’interno dell’istituto ma anche per tutta la collettività esterna”.
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