Pubblichiamo il ricordo scritto dal direttore di RietiLife, Emiliano Grillotti, e pubblicato oggi su RietiLife Free Press per Lidia Nobili – 68 anni – morta ieri al Gemelli di Roma a causa di un’emorragia cerebrale (leggi).
(di Emiliano Grillotti, editoriale da RietiLife Free Press) Ci lascia un personaggio. Ho sempre definito Lidia Nobili così. Mi piace immaginarla anche adesso con il suo sorriso e con i suoi colori sgargianti, sempre elegantissima. Il nostro rapporto nel corso degli anni ha subìto degli alti e bassi, non lo nego, ma sempre con il dovuto rispetto. E così nell’ultimo anno per due volte è stata mia ospite alla Rana nel Pozzo, l’ultima a fine ottobre, puntata che ricordo benissimo. “Anche le cose serie vanno affrontate col sorriso”: con queste sue parole aprimmo quell’intervista. La passione e il suo modo di affrontare la vita, personale, professionale e politica ce la ricorderemmo a lungo, ha decisamente cambiato e sovvertito alcune dinamiche della vita pubblica cittadina, anche nelle difficoltà e negli scontri mettendo coraggio e dedizione per affermare le sue posizioni.
La sua figura è stata davvero segnante e difficilmente rimpiazzabile. Originale e geniale. Spesso parlavamo anche del suo “essere colorata” e una volta dichiarò di rammaricarsi solo quando qualcuno la prendeva di mira: “Non si prendono in giro le persone per nessun motivo, tanto più per come ci si veste. Io mi sento bene così”. Sì, sei stata una bella presenza colorata in mezzo a tante persone grigie. Addio Lidia.
Foto: RietiLife ©