Niente cellulari a scuola: “Fatta la circolare, trovato l’inganno…”

(di Martina Grillotti – da RietiLife Free Press) Il divieto dell’uso di telefoni cellulari in classe è ora realtà. Con una circolare emessa dal ministro dell’Istruzione Valditara gli studenti di tutta Italia dovranno riporre da oggi i cellulari nello zaino durante l’orario di lezione. Secondo il ministro, il cellulare rappresenta un “elemento di distrazione propria e altrui e di una mancanza di rispetto verso i docenti, a cui è prioritario restituire autorevolezza”. Con la circolare non si introducono sanzioni disciplinari. L’uso dei dispositivi può essere consentito per finalità didattiche. “L’interesse delle studentesse e degli studenti, che noi dobbiamo tutelare, è stare in classe per imparare – ribadisce il ministro Valditara – distrarsi con i cellulari non permette di seguire le lezioni in modo proficuo. L’interesse comune che intendo perseguire è quello per una scuola seria, che rimetta al centro l’apprendimento e l’impegno”.

E se da una parte la stragrande maggioranza dei dirigenti degli istituti scolastici reatini avevano già approvato lo stesso tipo di divieto (pensando anche a sanzioni disciplinari che la circolare non prevede), dall’altra gli studenti non ci stanno. “La circolare sull’uso del cellulare in classe è l’ennesima prova che il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara non vuole una scuola che formi i cittadini del futuro, ma al contrario vuole una scuola che guardi al passato e che abbia paura del futuro. Serve un’educazione, invece, sull’utilizzo responsabile dei telefoni” tuona la Rete degli Studenti del Lazio. Di fatto non una novità ma solo un ribadire qualcosa che era già in atto anche se la postilla “non sono previste sanzioni” di fatto rimanda alle scuole la decisione su come applicare la norma. Gli studenti – che provengono da due anni di didattica a distanza – ora sono più legati che mai ai propri smartphone e vorrebbero poterne fare un uso (anche consapevole) in classe mentre i docenti, abituati a continui sgarbi da parte dei giovani, si sono messi l’anima in pace: “Fatta la legge trovato l’inganno, non è un segreto, senza sanzioni disciplinari i ragazzi prenderanno alla leggera questa circolare del Ministero e continueranno a fare di testa propria” dicono alcuni insegnanti a RietiLife.

Foto: RietiLife ©

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1 Commento

  1. Quando gli studenti dicono: “non vuole una scuola che formi i cittadini del futuro” farebbero meglio a pretendere una formazione corretta all’uso di tutti i dispositivi tra cui, ad esempio, sul come usare propriamente un PC. È noto infatti come i giovani non sappiano usarlo, ma siano solo polarizzati all’utilizzo del solo smartphone, castrandone quindi le potenzialità.