Donati: “Su Terminillo si sta buttando il lavoro dei cinque anni passati. Situazione inaccettabile”

“Non credo ci sia bisogno di sottolineare quanto grave sia il fatto che, al 14 di dicembre, né la Pro Loco Terminillo né gli operatori legati agli impianti di risalita e dello sci di fondo siano a conoscenza di quale sarà il futuro di questa stagione sciistica”: lo scrive l’ex consigliere con delega allo Sport, Roberto Donati.

“La scelta intrapresa da questa amministrazione di accorpare la gestione delle competenze comunali (licenze per gli impianti di risalita) e di quelle provinciali (licenze per lo sci di fondo) si sta rivelando una pessima idea: ad oggi sarebbero presenti le condizioni per riaprire lo sci di fondo, ma tutto risulta ancora bloccato perché non si ha contezza di cosa stia succedendo! È ormai arcinoto quale fosse – e tuttora sia – il mio avviso. Nella passata amministrazione mi sono adoperato perché si creasse un Centro Federale del Terminillo (comprendente il famoso Centro di Valutazione Funzionale dell’Atleta) che fosse polo per le attività sportive federali sia in estate che in inverno. E invece, passato l’entusiasmo per i risultati che 5 anni di lavoro hanno portato allo sport e al turismo reatino, si è smesso di lavorare in questa direzione! A dimostrazione di ciò, la totale e inaccettabile assenza da parte di rappresentanti tecnici o politici delle amministrazioni, sia comunale che provinciale, all’ultimo sopralluogo svolto dalla Fisi. Inoltre, a mia memoria, risulta errato convocare una Commissione Sport per trattare il tema delle concessioni degli impianti di risalita del Terminillo perché, come anche il sindaco ben ricorderà, durante la passata amministrazione queste sono sempre state rilasciate dalle Attività Produttive e mai lo Sport ha gestito questo aspetto. Insomma, con mio grande sconforto e rammarico, devo mestamente dire che non è questo il modo in cui mi aspettavo che la presente amministrazione avrebbe portato avanti il nostro lavoro di cinque anni. Purtroppo non è questa la strada per andare a Roma… o, per meglio dire, pe’ jì a Termenillu!” conclude Donati.

Foto: Riccardo FABI ©

Print Friendly, PDF & Email