Foto: Riccardo FABI ©
Vetrine allestite per il Black Friday anche a Rieti. Caccia allo sconto pre-natalizio e pre-saldi di gennaio tra i reatini. Il black friday non è solo on-line ma lo fanno anche i negozi sotto casa. A ricordarlo è Confesercenti che – sulla base del tradizionale sondaggio sul ‘black friday’ condotto con Swg su un panel di piccole e medie imprese del retail fisico – stima “in 235mila le imprese del commercio di vicinato che aderiranno alla giornata di promozioni, circa una su tre, la più alta partecipazione di sempre”. Un’alta adesione – afferma Confesercenti – “per battere il rallentamento delle vendite”, anche se “l’evento divide: troppe promozioni favoriscono solo l’on-line, servono delle regole”.
“La giornata di promozioni, quest’anno, segna un’alta partecipazione di pubblico – osserva Confesercenti – sono circa 12,7 milioni di italiani hanno deciso di approfittare degli sconti e di fare almeno un acquisto con un budget medio di circa 261 euro a persona, per un totale di 3,3 miliardi di euro. Anche per l’enorme spinta promozionale dell’evento: circa 36 milioni di italiani tra i 18 e i 65 anni sono stati raggiunti da un’offerta diretta per la giornata di sconti, via sms, email, whatsapp o telefono”. Nonostante la caratterizzazione on-line dell’evento, “quest’anno ci sarà un’adesione superiore del solito (235mila imprese, lo scorso anno erano 180mila) di negozi di vicinato. A aderire sarà circa un negozio su tre (31%): il 14% solo per oggi, il 6% ha aderito anche alla black week per tutta la settimana, l’11% ha addirittura sposato il black month, partendo con gli sconti ad inizio novembre. Ma la sfida con l’on-line e le grandi catene è in salita:, solo il 29% dei consumatori ha intenzione di approfittare degli sconti in un negozio di vicinato”.
“Le offerte per il venerdì nero nella rete fisica, però, saranno convenienti – rileva Confesercenti – circa un negozio su quattro praticherà sconti del 25%, il 15% dichiara che arriverà al 30% e il 45% dei punti vendita prevede invece sconti del 40% (30% degli intervistati) o del 50% (15%)”. C’è però tra i commercianti un’opinione divisa: “chi aderisce al black friday 2022 lo fa soprattutto perché crede che sia una buona occasione per aumentare le vendite (38%), in rallentamento durante gli ultimi mesi anche a causa di caro-energia e inflazione. Ma c’è anche un 32% che partecipa perché ha avuto buoni riscontri in passato, o perché sente richiesta da parte del pubblico (23%). Nonostante l’aumento la maggior parte delle Pmi del retail fisico (il 59%) continua a dire no alla giornata di sconti, soprattutto perché non sembra adatto alla propria attività (49% di chi non partecipa), ma c’è anche un 31% che ritiene che l’eccesso di promozioni sia controproducente per il settore”. I timori dei commercianti – conclude Confesercenti – “nascono da un quadro promozionale ormai completamente deregolamentato. A furia di mesi neri e promozioni anticipate, il commercio fisico rischia un dicembre in rosso. E’ necessario intervenire, per garantire concorrenza e pluralismo e tutelare i negozi italiani, anche questi un patrimonio del made in Italy”.