La Fns Cisl Roma Capitale e Rieti e Cisl Roma Capitale e Rieti lanciano ancora l’allarme: il 31 dicembre scade la permanenza del presidio Vigili del Fuoco di Amatrice.
“Il 12 Ottobre ad Amatrice in occasione del convegno organizzato dalla Filca Cisl sul tema ‘dal cratere alla rinascita speranze e prospettive del territorio’, avevamo ribadito la problematica legata alla chiusura del presidio dei Vigili del fuoco come ogni anno, le speranze sono terminate e le prospettive non ci sono – dichiara Massimo Rinaldi Segretario Territoriale Fns Cisl Roma Capitale e Rieti – l’auspicata presenza dei Vigili del Fuoco è, difatti, legata alla fragilità del territorio, ai numerosi cantieri edili aperti in continua evoluzione ed espansione, per un eventuale soccorso tempestivo ed efficace nel minor tempo possibile, la presenza sul territorio dei Vigili del fuoco diventa determinante alla luce purtroppo del costante aumento di numerosi incidenti sul lavoro”.
“Senza dimenticare inoltre, che un’ulteriore squadra operativa si traduce in più sicurezza, potenziando di fatto ulteriormente il dispositivo di soccorso all’interno di tutta la Provincia di Rieti, dato che in occasioni di interventi rilevanti, in relazioni ad eventuali eventi straordinari che possono essere di natura catastrofali come pioggia, alluvioni, uragani, terremoti, incendi, le squadre possono essere delocalizzate immediatamente nella zona coinvolta” aggiunge Rinaldi.
“La Cisl Roma Capitale e Rieti – dichiara il coordinatore confederale, Paolo Bianchetti – chiede, come nel passato, il necessario e forte coinvolgimento dai politici locali, regionali, nazionali e delle istituzioni tutte, le quali si adoperassero al fine di rinnovare e mantenere la continuità operativa del presidio diurno dei Vigili del Fuoco di Amatrice, affinché tale squadra Vigili del Fuoco venga garantita e prorogata per tutta la durata della ricostruzione. Come Confederazione Cisl e Fns Cisl, in primo luogo, auspichiamo che venga prorogato lo stato di emergenza così come ci auguriamo venga previsto con la Legge di Bilancio 2023, per dare una risposta chiara ed inequivocabile alla popolazione del territorio colpito dal terremoto”.
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