Il cuore di questa puntata di Linea Verde è la Valle Santa, quell’ampia distesa ai confini tra Lazio, Umbria e Abruzzo che si estende fino alle falde del Terminillo e che deve il suo nome soprattutto alla presenza di ben quattro conventi fondati da San Francesco. Terra quindi immersa nei silenzi cistercensi permeati di religiosità, ma anche protagonista di vivaci dispute tra i cavalieri di ventura come ad esempio Vitellozzo Vitelli che, al soldo di Cesare Borgia, mise a ferro a fuoco nel 1501 l’incantevole borgo di Contigliano. Ma non sono certo questi i cavalieri di cui vanno alla ricerca Beppe Convertini e Peppone. L’attenzione dei due conduttori è infatti tutta puntata sui nuovi cavalieri, la cui accezione oggi è totalmente positiva, che hanno indossato in tempi piuttosto recenti – circa un lustro – i panni non meno impegnativi degli agricoltori custodi. Tanti incontri con ragazzi e ragazze per altrettante realtà sottese da un filo comune: il ritorno alle proprie origini e alle tradizioni, la comune volontà di fare reddito onesto e giusto nel solco di un’etica che prevede un principio fondamentale: non lasciare che il patrimonio agricolo, zootecnico e gastronomico di questa terra vada dimenticato e quindi perduto. Si va dunque da Edoardo, che si definisce “speziale” recuperando una definizione medioevale, e che stupisce per la sua maestria nella creazione di olii essenziali, a Irene, giovane studentessa di Scienze naturali che “sussurra” al suo piccolo gregge di capre, a suo padre Mauro che si è lasciato dietro una vita da bancario per produrre formaggio. Non meno simbolica la storia di Carlotta, già Senior chef presso catene alberghiere prestigiose nel mondo, che a soli 25 anni ha deciso con il marito Gabriele di tornare a Contigliano e di mettere a frutto le sue conoscenze di cucina internazionale per contaminarle con il gusto e il sapore delle tradizioni. Decisamente più “ortodosse” Paola e Antonella, cognate ma soprattutto amiche, che invece hanno puntato tutto sul recupero di antiche ricette di origine contadina come i pizzicotti e la padellaccia. Ha sentito il richiamo della sua terra anche Maurizio Matteo Merli, figlio dell’indimenticato attore Maurizio Merli, star dei celebri film poliziesche degli anni Sessanta, oltre che iconico Garibaldi televisivo. Oggi Maurizio Matteo alterna la sua attività di attore a quella di produttore di olio. La Valle Santa è anche terra di transumanza, e nei decenni è accaduto più di una volta che pastori abruzzesi si siano stabiliti qui. E’ il caso del nonno di Manuel e Daniele, due giovani fratelli zootecnici di rango che producono pecorini di alta qualità utilizzando esclusivamente latte crudo, naturalmente con tutte le garanzie igienico-sanitarie del caso come l’abbattimento totale della carica batterica. L’area intorno a Contigliano , Montasola , Collebaccaro, un itinerario non contemplato negli usuali flussi turistici ma decisamente pieno di sorprese, è anche molto musicale. Qui si sono stabilite le sorelle Shirvani, musiciste anglo/italo/iraniane che ci accolgono all’inizio della puntata con il “Waltz n.2” di Dimitri Shostakovic in duo violoncello e pianoforte. Loro il progetto di fondare una Accademia di Musica nelle campagne tra gli ulivi della Sabina. Non poteva mancare poi il ricordo di Mattìa Battistini, il celebre baritono sepolto a Contigliano coevo del grande Caruso, del quale ascolteremo un frammento de “Il Barbiere di Siviglia” in una rarissima registrazione del 1902, ovvero di ben 120 anni fa. Tappa ancora a Casperia, uno dei Borghi più belli d’Italia sorto intorno all’anno Mille, mentre, infine, il “camminatore” Francesco Gasparri si addentrerà nelle Pozze del Diavolo, alle pendici del Monte Tancia.
Linea Verde è un programma di Camillo Scoyni e di Giuseppe Bosin, Andrea Caterini, Dario Di Gennaro, Lucia Gramazio, Carola Ortuso, Yari Selvetella, Nicola Sisto.
Regia di Luciano Sabatini
Produttore esecutivo Federica Giancola
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