Emanuele Orsini vince di nuovo il Concorso Flautistico Internazionale “Severino Gazzelloni”. Il giovane rietino (18 anni) è riuscito nell’impresa – finora mai concretizzata – di arrivare sul podio più alto della prestigiosa competizione per due anni consecutivi e in due categorie diverse: nel 2021 Categoria A (giovanissimi) e quest’anno nella Categoria B per i nati dal 2000 al 2004.
Un simile traguardo l’aveva raggiunto solo Riccardo Cellacchi (all’epoca giovane promettente di Latina), quando vinse, però non consecutivamente, nelle categorie A e B (nel 2012 e nel 2014) e adesso è primo flauto nella Berner Symphonieorchester.
Emozionato e dotato di una umiltà fuori dal comune, Orsini ha espresso tutta la sua felicità per la vittoria: “Una sorpresa – ha detto subito dopo il responso della giuria – Quando ci si iscrive a un concorso così importante lo si fa con la massima voglia di dare. Ma non ci si aspetta mai la vittoria. Una emozione fortissima. Ovvio che tra un anno e l’altro cambi molto. Mi rendo conto dei miei limiti, dei miei punti di forza. È più facile lavorare quando si ha una visione realistica delle cose. Quest’anno mi sono concentrato a livello tecnico, ricordando che l’obiettivo è conquistare il pubblico con la mia musica. Partecipare al Gazzelloni e a concorsi internazionali è fondamentale per noi giovani, per lo scambio culturale con gli altri ragazzi che vengono da ogni parte del mondo. Posso vedere a che punto sono io, gli altri, ricevere feedback dai maestri così grandi. E pensare che il mio incontro con il flauto è stato casuale. Frequentavo l’ambiente musicale, mia sorella studiava pianoforte. Durante uno dei tanti saggi, ascoltai il flauto in un ensemble di flauti e chitarra. Mi rapì molto il suono, la gamma di dinamiche che può dare questo strumento. Decisi di iniziare a studiarlo alle scuole medie”.
Quindi un messaggio ai suoi coetanei: “Ai giovani come me consiglio di ascoltare tanta musica, provare emozione quando si studia e quando si suona in concerto. Questo è un mestiere che non può vivere senza l’amore per quel che si fa”.
Orsini ha portato in semifinale Frank Martin (Ballade) e Philippe Gaubert (Nocturne et Allegro Scherzando), mentre in finale l’opera di Carl Philipp Emanuel Bach (Concerto in Re min.).
Il concorso internazionale Gazzelloni si tiene dal 17 al 22 ottobre, sotto la guida del M° Salvatore Lombardi, e ha luogo, per la quinta volta, nell’Auditorium del Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara. Il Concorso – aperto a flautisti e ottavinisti di tutte le nazionalità e composto da una giuria di flautisti di fama internazionale – è organizzato dall’AFI (Associazione Flautisti Italiani) in collaborazione con il Conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara, e gode del patrocinio morale di CIDIM-Comitato Nazionale Italiano Musica e AIAM.
L’evento, intitolato al celebre musicista Severino Gazzelloni, si propone lo scopo di sostenere il talento dei giovani offrendo loro nuove opportunità professionali nel mondo della musica: vanta un montepremi totale di circa 25mila euro, con borse di studio in denaro, pubblicazioni musicali, consegna di flauti e accessori, pubblicazioni su testate, concerti, pubblicazione di un CD, e la copertina sulla rivista Falaut. La giuria composta da illustri flautisti internazionali vede la partecipazione di Carol Wincenc (docente alla Jiulliard School di New York), Sunghyun Cho(docente alla Yonsei University of Korea), Aldo Baerten (docente al Royal Conservatory di Anversa e primo flauto presso l’Antwerp Symphony Orchestra), Mario Caroli (docente alla Hochschule für musik Freiburg), Nicola Mazzanti (solista internazionale).
I numeri. 120 gli iscritti, provenienti da 24 nazioni (Germania, Spagna, Danimarca, Israele, Russia, Corea del Sud, Slovenia, Cina, Lettonia, Giappone, Austria, Belgio, Serbia, Polonia, Argentina, Portogallo, Taiwan, Svizzera, USA, Ungheria, Romania, Grecia, Ucraina, Italia) e da 3 continenti ovvero Europa, Asia, America (del Nord e del Sud).
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