(r.l.) Il Vice Questore Rodolfo Savio, ultimamente Capo di Gabinetto, portavoce e coordinatore del Gos della Questura di Rieti, va in pensione. Catanese, 60 anni, Savio è reatino d’adozione, in contatto con la città da oltre 20 anni. Laureato in giurisprudenza e in scienza della pubblica amministrazione, accede ai ruoli della Polizia di Stato nel 1990, dopo aver vinto il concorso pubblico per Ispettori, ed al termine del corso di formazione viene assegnato al Centro Interprovinciale Criminalpol “Sicilia Orientale” di Catania dove assume l’incarico di responsabile di sezione investigativa. Nella realtà siciliana ha diretto con successo operazioni contro il traffico internazionale di stupefacenti, contro le gestioni illecite di appalti pubblici da parte di amministratori pubblici e contro il fenomeno dell’usura, partecipando inoltre a delicate indagini dirette alla cattura di latitanti e ad indagini sulla mafia della fascia costiera tirrenica e su quella operante nel siracusano.
Ha poi proseguito la sua carriera nella Squadra Mobile e nella Digos della Questura di Viterbo, portando a termine attività investigative nei confronti di rapinatori e nei confronti di aderenti al movimento anarco-insurrezionalista. Dopo essere stato promosso commissario capo ha rivestito dal 2002 al 2007 l’incarico di dirigente della D.I.G.O.S della Questura di Rieti, successivamente è rientrato in Sicilia per dirigere il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), dove ha affrontato tutti i temi del mantenimento della legalità e ha diretto operazioni contro lo spaccio di droga e le estorsioni, conducendo inoltre l’attività investigativa che ha portato allo scioglimento dell’amministrazione comunale di Furnari (Messina) per infiltrazione mafiosa.
Nel 2010 è stato poi trasferito presso la Questura di Terni dove ha diretto vari uffici, prima dirigente dell’Ufficio del Personale e dell’Ufficio Tecnico Logistico Provinciale, poi dirigente delle Volanti, e infine, dal 2012 al settembre 2016, ha ricoperto il ruolo di Capo di Gabinetto della Questura, svolgendo contestualmente anche gli incarichi di coordinatore del G.O.S., di portavoce e di capo della segreteria di sicurezza. Nel capoluogo umbro è stato particolarmente impegnato nelle tematiche di ordine pubblico riguardanti gli scioperi degli operai delle acciaierie ternane e gli incontri di calcio ad altissimo rischio. Ha inoltre partecipato a rilevanti servizi di ordine pubblico in tutta Italia, tra cui le Olimpiadi invernali di Torino e l’emergenza immigrati nel C.A.R.A. di Mineo (CT).
Nel settembre 2016 è stato trasferito presso la Questura di Rieti dove ha ricoperto l’incarico di Capo di Gabinetto, di portavoce e di coordinatore del G.O.S., occupandosi, in particolare, dei numerosi servizi di ordine e sicurezza pubblica che hanno interessato i territori colpiti dal sisma del 2016. Nel corso della carriera per i numerosi servizi di polizia giudiziaria e di ordine pubblico ha ricevuto importanti riconoscimenti premiali, tra i quali, in particolare, quello del direttore dell’F.B.I. per un’operazione di polizia che ha portato all’arresto di oltre un centinaio di persone dedite al traffico di stupefacenti operanti negli Stati Uniti ed in Italia. Dal 1° ottobre scorso Rodolfo Savio ha concluso la sua carriera nella Polizia di Stato con il previsto pensionamento.
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