(r.l.) Dopo 68 anni una figura storica del commercio della città, va in pensione. Si tratta di Alvaro Fraschetti, orefice e gioielliere dalla lunghissima carriera. Tutto inizia il 9 marzo 1954: piccoli lavoretti per il giovane Alvaro che arriva, due anni più tardi, in un laboratorio orafo in via del Seminario. È il signor Piccirilli ad accogliere Alvaro, che qui realizza oggetti nuovi fatti a mano oltre alle classiche riparazioni. Quello in cui lavorava Fraschetti era il primo laboratorio che fabbricava e vendeva anche fuori dalla città, un’innovazione per l’epoca.
Nel laboratorio di Piccirilli, Alvaro Fraschetti incontra quello che diventerà lo storico socio di un’attività che ogni reatino conosce: la Fraschetti&Formichetti, nata dalla stretta di mano con Otello Formichetti. Una società che si alimenta rilevando il laboratorio di Piccirilli, il quale a sua volta va in pensione e lascia ai suoi “eredi” un’attività fiorente e professionale.
Il laboratorio si sposta in via Pescheria e un’assunzione dopo l’altra, Alvaro e Otello, nel 1967 decidono di iniziare anche l’attività di vendita, spostandosi in via Cintia, la sede che tutti conosciamo e dove tutti hanno incontrato Alvaro fino ad oggi. Uno step che permette loro di diventare la storica Fraschetti&Formichetti. Fino al 1986, quando Otello muore lasciando in Alvaro un grande vuoto, professionale certo, ma soprattutto umano. Un vuoto riempito dall’insostituibile subentro del figlio di Otello, Fabrizio, attuale socio nell’attività.
Una storia lunga e ricca quella di Alvaro, che dallo scorso 10 ottobre è in pensione. Grande il tributo e il ringraziamento a questo artigiano e professionista che ha scritto una delle pagine più belle della storia e della società dal dopoguerra ad oggi della nostra città. Storia che continua con le altre attività di famiglia, al Perseo, in via Cintia e in via Roma, portate avanti dai figli, Danilo ed Enrico.
Buona pensione, Alvaro!
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