Progetti Maxxxi, Cortellesi: “Amatrice getta le basi per il futuro”

La ricostruzione ad Amatrice riparte con i progetti del Maxxi (Museo nazionale delle arti del XXI secolo). Dopo i report sui cantieri, sia del centro-storico che delle Frazioni e gli incontri sulle scelte dell’Amministrazione legate allo sviluppo, si è svolto presso l’Auditorium della Laga il convegno “Idee per Amatrice, la cultura della ricostruzione, la ricostruzione con la cultura”, a cui hanno partecipato il Commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini, l’Assessore della Regione Lazio Claudio Di Berardino, il presidente del Maxxi Giovanna Melandri, il sub commissario Fulvio Soccodato, il direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione Wanda D’Ercole, e nell’ordine, Raffaella Falconio (coordinatrice del “Gruppo Borghi” della struttura commissariale), Pietro Barrera (coordinatore del progetto “Maxxi per Amatrice”) e architetti, esperti, docenti, esponenti delle istituzioni, numerosi dirigenti del Maxxi del calibro di Stefano Boeri, Pippo Ciorra, Antonio D’Andrea, Lisa Lambusier.

Un incontro ricco di relazioni e tavole rotonde, in cui sono stati illustrati i concorsi di progettazione architettonica per le aree dell’ex chiesa di San Giovanni, la ex chiesa di San Giuseppe e l’ex cinema Garibaldi, il progetto relativo alla “Casa del futuro”, il museo civico Cola Filotesio, e presentato il nuovo sito web “Idee per Amatrice”.

Padrone di casa il sindaco Giorgio Cortellesi: “La ricostruzione di Amatrice – ha dichiarato – è una grande opera collettiva. Da quando ci siamo insediati abbiamo avviato una strategia a 360 gradi, sia direttamente con le istituzioni, sia con quei soggetti privati, in grado di assicurare i migliori progetti per la nostra comunità. Con la struttura commissariale, la Regione, il Maxxi, ci unisce un sogno: pensare e realizzare concretamente la città futura. Il Forum del Maxxi di oggi va perfettamente in questa direzione. Come ho sempre affermato, la ricostruzione oltre che fisica deve essere anche e soprattutto morale, sociale e culturale. E non si ricostruisce senza cultura”.

Foto: RietiLife ©

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