Don Valerio Shango sentito due ore in Questura per il caso Silvia Cipriani

(r.l.) Don Valerio Shango è stato sentito oggi due ore in Questura a Rieti per il caso di Silvia Cipriani. Il sacerdote, direttore dell’Ufficio diocesano Problemi Sociali e Lavoro di Rieti, nei giorni scorsi aveva parlato alla Rai e in particolare a La Vita in Diretta (leggi): così gli inquirenti che indagano sulla morte di Silvia Cipriani, della quale la scorsa settimana sono stati ritrovati i resti a Montenero, hanno voluto capire perché di quelle parole forti ai microfoni della trasmissione.

“L’hanno uccisa” e ancora “Silvia aveva paura” e “Chi sa parli”. All’uscita della Questura alle 14.20 circa, dopo esser entrato passate le 12, Don Valerio non ha rilasciato dichiarazioni, dicendo solo che “Chi doveva sentire, ha sentito quello che avevo da dire“. C’è chi avanza l’ipotesi che il sacerdote, ascoltato nei giorni scorsi dalla Rai per contestualizzare il forte legame di Cipriani con la religione, possa esser venuto a conoscenza delle confessioni di chi le ha fatto del male o di chi ha visto qualcosa. Shango ha parlato sempre in maniera diretta, riferendo alle telecamere anche di “strangolamento” della 77enne ex postina, convinto che la donna sia stata assassinata.

Foto: Rai ©

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