Politiche 2022, in città centrodestra senza rivali: 50%. FdI primo partito (35%), il Pd al 17%. M5S al 14%. La sfida del plurinominale

in Politica 26/09/2022 12:39

(di Martina Grillotti) Alle Politiche 2022 il centrodestra si impone nel comune di Rieti. Risultato schiacciante, così come nel resto d’Italia. Parliamo di dati definitivi e ufficiali. Detto che alla Camera è stato rieletto Paolo Trancassini (leggi) nel collegio uninominale Lazio 2, la coalizione di centrodestra nel solo capoluogo ha ottenuto 11.699 voti (di cui 504 al solo candidato) ovvero il 49,81% così suddivisi: il 34,67% per Fratelli d’Italia, il 7,77% per la Lega, il 6,88% per Forza Italia e lo 0,68% per Noi Moderati. Segue la coalizione di centrosinistra con il 24,42% in cui primeggia il Partito Democratico che ottiene il 17,04%, Alleanza Verdi e Sinistra 4,01%, +Europa 2,3%, Impegno Civico 1,4%. Ottiene il 14,14% il Movimento Cinque Stelle 2050, raggiunge il 6,93% la coalizione Azione-Italia Viva. Non raggiungono il 3% Italia Sovrana e Popolare che si ferma al 2,02%, Italexit (1,65%) e Unione Popolare (1,02%).

Al Senato la coalizione di centrodestra, nel solo comune di Rieti, ottiene 11.771 voti vale a dire il 50,08% (con Claudio Durigon eletto nell’uninominale). Nello specifico Fratelli d’Italia ottiene il 35,14%, la Lega il 7,67%, Forza Italia il 7,01% e Noi Moderati 0,77%. La coalizione di centrosinistra raggiunge nel Comune di Rieti il 23,83% per il Senato, i voti sono così suddivisi: Partito Democratico 16,865, Alleanza Verdi e Sinistra 4,05%, +Europa 2,37% e Impegno Civico 0,66%. Il Movimento Cinque Stelle nel solo Comune di Rieti raggiunge al Senato il 13,3% mentre raggiunge il 7,16% la coalizione Azione-Italia Viva. Non raggiungono il 3% Italia Sovrana e Popolare (1,5%), Italexit (1,5%), Partito Comunista Italiano (1,1%), Unione Popolare (0,94%), Vita (0,42%) e Alternativa per l’Italia (0,17%).

Ora l’attesa è per quanto sarà determinato per i collegi plurinominali con tanti reatini in corsa. Dipenderà tutto dai voti per lista e dal posizionamento degli aspiranti deputati/senatori nei listini bloccati, ricordando che il plurinominale elegge i 2/3 del Parlamento, oltre 250 deputati e oltre 130 senatori.